mercoledì 7 dicembre 2016
Gli studenti italiani penultimi in Europa, lievi miglioramenti solo in matematica
Non solo sono gli ultimi della classe, anzi penultimi, ma marinano
anche la scuola. Ennesima bocciatura per gli studenti italiani che,
perdendo due posizioni rispetto allo scorso anno, si piazzano al 34esimo
posto tra i 35 paesi dell’Ocse. La
classifica è stata stilata in base ai test Programme for international
student assessment (Pisa)-Invalsi 2015 sulle competenze dei 15enni. Un
crollo medio che non riguarda però tutta Italia: Bolzano, Trento e la
Lombardia sono tra i primi a livello mondiale, compresi altri 37 paesi
fuori dall’Ocse, la Campania invece sprofonda in classifica al pari di
Azzorre e Argentina. Brutti risultati, quindi, nonostante i ragazzi
italiani stiano sui libri molto più degli altri: 50 ore settimanali, tra
casa e scuola, contro le 36 della Finlandia e le 41 del Giappone.
Analizzando i voti, emerge che in scienze l’Italia è al 27° posto su 35
con 481 punti contro una media Ocse di 493, come Croazia e Ungheria.
Solo
il 4% degli studenti italiani è un “top performer” contro una media
Ocse dell’8%. Stesso risultato per la lettura per cui l’Italia è al 26°
posto con 485 punti contro i 493 di media internazionale. Top performer è
solo il 5,7% degli studenti contro l’8,3% Ocse. Si alzano invece i voti
di matematica con 490 punti, in linea con la media Ocse, al pari di
Francia e Gran Bretagna. La percentuale dei migliori è salita di 3,5
punti fino a raggiungere il 10,5% del totale. Ma i guai, in pagella,
arrivano anche per le assenze: il 55% degli studenti, oltre uno su due,
ha marinato la scuola contro una media Ocse del 20% e un aumento di 7
punti sul 2012. A risentirne,
ovviamente, è la preparazione. Gli studenti che saltano le lezioni hanno
in media 31 punti in meno in scienze rispetto a chi frequenta
regolarmente. Promossa a pieni voti, invece, la scuola italiana in
merito all’equità nell’istruzione: le differenze socio-economiche
condizionano solo il 10% delle variazioni della performance rispetto a
una media Ocse del 13%. Inoltre i ragazzi delle scuole pubbliche
raggiungono 40 punti in più in scienze rispetto ai coetanei che
frequentano le private.
Sma, il farmaco della speranza: i piccoli Zoe e Asher migliorano
Il farmaco della speranza. Quando alla piccola Zoe Harting, a pochi
mesi di vita, venne diagnosticata la Sma1, la forma più severa di
atrofia muscolare spinale, i neurologi dissero ai genitori che non
avrebbe superato i 2 anni. Era il 2012 e fu una doccia fredda per John
ed Eliza Harting. «Ci dissero che avremmo potuto solo accudirla, darle
amore e lasciarla morire», raccontano. Poi una svolta insperata: Zoe,
nel 2013, diventa la prima bambina al mondo a ricevere un farmaco
sperimentale, il nusinersen, che ora i medici sperano possa cambiare le
vite di migliaia di piccoli pazienti come lei. Zoe è nata a El Granada
(California) e aveva 7 mesi quando ha cominciato il trattamento. Allora
era molto debole, non riusciva a sedersi né a rotolare. Non poteva
muovere le gambe e alzare le braccia da sdraiata, oltre ad avere
difficoltà a deglutire. Così quando i genitori - lui bioinformatico, lei
statistica - ricevettero una chiamata dal neurologo pediatrico John Day
della Stanford University, che proponeva loro di considerare
l'arruolamento in un trial clinico su un nuovo farmaco sperimentale,
accettarono. Oggi i risultati dello studio che la piccola ha contribuito
a lanciare si sono guadagnati le pagine di 'Lancet'. Secondo quanto
riportato il farmaco, sviluppato da Ionis Pharmaceutical in partnership
con Biogen, è risultato sicuro e ben tollerato. Anche se il trial
multicentrico ha incluso solo 20 bambini ed era finalizzato
principalmente a testare la sicurezza, i ricercatori riferiscono
significativi miglioramenti nella capacità dei baby-pazienti di
raggiungere traguardi motori, la loro funzione motoria è risultata
migliorata e si è osservato un aumento della funzione dei nervi che
vengono colpiti dalla malattia. Ora il farmaco sta procedendo
rapidamente attraverso l'iter regolatorio di approvazione.
In aggiunta al trial al quale ha partecipato Zoe, il nusinersen è stato valutato in un altro studio clinico su pazienti con Sma1 che è stato stoppato prima del previsto ad agosto perché, spiegano gli esperti, era ovvio che i bambini trattati stavano raggiungendo un numero significativamente maggiore di traguardi motori rispetto a quelli del gruppo di controllo. Il trial è stato dunque trasformato in un 'open-label study', il che significa che tutti i partecipanti possono ricevere il farmaco. Il trattamento sperimentale - spiegano gli scienziati - ha rallentato la progressione della malattia, migliorato la sopravvivenza e in alcuni casi ha dimostrato un notevole miglioramento della funzione muscolare. «Con nusinersen questi bambini non solo vivono più a lungo, ma stanno vivendo meglio», commenta Richard S. Finkel, autore principale dello studio su Lancet e responsabile di Neurologia al Nemours Children's Hospital di Orlando (Usa). «Non si può definire una cura, ma è più di quanto siamo mai stati capaci di offrire a queste famiglie finora», assicura.
Come Zoe anche Asher Camp di Lakeland (Florida) ha ricevuto una diagnosi di Sma1: aveva 6 mesi e anche lui ha cominciato il trattamento all'interno del trial clinico un mese più tardi al Nemours Children's Hospital. Ora ha 3 anni. I suoi genitori hanno osservato uno sviluppo che ritenevano impensabile. «Grazie ai finanziamenti alla ricerca, alla sensibilizzazione dei pazienti, possiamo immaginare un giorno in cui i genitori non verranno più mandati a casa con una diagnosi che suona come una condanna a morte ma con una speranza per il futuro», dice la mamma di Asher, Amanda Camp.
L'approvazione della Fda per nusinersen è attesa entro i prossimi 2 mesi (il dossier è stato sottoposto anche all'agenzia europea Ema), e nel frattempo il medicinale è disponibile nell'ambito di un programma di accesso allargato in alcuni centri Usa, incluso il Lucile Packard Childern's Hospital Stanford. «Questo farmaco davvero cambia le cose per la Sma», sottolinea Day. Nusinersen è un oligonucleotide antisenso che funziona attaccandosi a una specifica porzione di materiale genetico. La Sma1 si sviluppa nei bambini che ereditano 2 copie difettose del gene Smn1, che codifica per una proteina chiamata 'Survival motor neuron' che mantiene i nervi che trasportano i segnali dal midollo spinale ai muscoli. Senza, i nervi degenerano e i muscoli si atrofizzano. La maggior parte delle persone hanno un secondo gene chiamato Smn2, identico al 99% a Smn1, che però produce una proteina molto poco funzionale. «È come una ruota di scorta ma piatta», osserva Day, e il farmaco nusinersen può 'gonfiarlà, portando a un aumento della produzione di proteina Smn funzionale. Una scoperta ancora più grande, aggiunge Day, è che farmaci con lo stesso meccanismo d'azione potrebbero aiutare a trattare altre malattie genetiche. Al momento sono in corso trial su altre malattie neurologiche, inclusa la distrofia muscolare, la Corea di Huntington e la Sla.
In aggiunta al trial al quale ha partecipato Zoe, il nusinersen è stato valutato in un altro studio clinico su pazienti con Sma1 che è stato stoppato prima del previsto ad agosto perché, spiegano gli esperti, era ovvio che i bambini trattati stavano raggiungendo un numero significativamente maggiore di traguardi motori rispetto a quelli del gruppo di controllo. Il trial è stato dunque trasformato in un 'open-label study', il che significa che tutti i partecipanti possono ricevere il farmaco. Il trattamento sperimentale - spiegano gli scienziati - ha rallentato la progressione della malattia, migliorato la sopravvivenza e in alcuni casi ha dimostrato un notevole miglioramento della funzione muscolare. «Con nusinersen questi bambini non solo vivono più a lungo, ma stanno vivendo meglio», commenta Richard S. Finkel, autore principale dello studio su Lancet e responsabile di Neurologia al Nemours Children's Hospital di Orlando (Usa). «Non si può definire una cura, ma è più di quanto siamo mai stati capaci di offrire a queste famiglie finora», assicura.
Come Zoe anche Asher Camp di Lakeland (Florida) ha ricevuto una diagnosi di Sma1: aveva 6 mesi e anche lui ha cominciato il trattamento all'interno del trial clinico un mese più tardi al Nemours Children's Hospital. Ora ha 3 anni. I suoi genitori hanno osservato uno sviluppo che ritenevano impensabile. «Grazie ai finanziamenti alla ricerca, alla sensibilizzazione dei pazienti, possiamo immaginare un giorno in cui i genitori non verranno più mandati a casa con una diagnosi che suona come una condanna a morte ma con una speranza per il futuro», dice la mamma di Asher, Amanda Camp.
L'approvazione della Fda per nusinersen è attesa entro i prossimi 2 mesi (il dossier è stato sottoposto anche all'agenzia europea Ema), e nel frattempo il medicinale è disponibile nell'ambito di un programma di accesso allargato in alcuni centri Usa, incluso il Lucile Packard Childern's Hospital Stanford. «Questo farmaco davvero cambia le cose per la Sma», sottolinea Day. Nusinersen è un oligonucleotide antisenso che funziona attaccandosi a una specifica porzione di materiale genetico. La Sma1 si sviluppa nei bambini che ereditano 2 copie difettose del gene Smn1, che codifica per una proteina chiamata 'Survival motor neuron' che mantiene i nervi che trasportano i segnali dal midollo spinale ai muscoli. Senza, i nervi degenerano e i muscoli si atrofizzano. La maggior parte delle persone hanno un secondo gene chiamato Smn2, identico al 99% a Smn1, che però produce una proteina molto poco funzionale. «È come una ruota di scorta ma piatta», osserva Day, e il farmaco nusinersen può 'gonfiarlà, portando a un aumento della produzione di proteina Smn funzionale. Una scoperta ancora più grande, aggiunge Day, è che farmaci con lo stesso meccanismo d'azione potrebbero aiutare a trattare altre malattie genetiche. Al momento sono in corso trial su altre malattie neurologiche, inclusa la distrofia muscolare, la Corea di Huntington e la Sla.
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lunedì 5 dicembre 2016
Usa, sente un tonfo e va in soffitta: nonna trova il cadavere del nipote scomparso due anni prima
Quella
soffitta era rimasta inesplorata per oltre due anni. Fino a mercoledì,
quando un tonfo ha stuzzicato la curiosità di Zanobia Richmond, 65enne
di Erie, in Pennsylvania. Un rumore anomalo che l'ha portata a
inerpicarsi fino all'ultimo piano della sua casa per fare una scoperta
agghiacciante: sul pavimento di quello spazio angusto c'era il corpo di
suo nipote Dyquain Rogers, 21 anni, scomparso da due anni.
Era il primo novembre del 2014 quando la famiglia vide il ragazzo per l'ultima volta. Dyquain aveva ricevuto una chiamata sul cellulare e poi aveva fatto perdere le sue tracce. Non si presentò mai al Little Caesar's, dove lavorava come manager, lasciando a casa il telefonino, il portafoglio e ogni effetto personale. Il 4 novembre la famiglia denunciò la scomparsa e la polizia avviò le ricerche. Tuttavia, senza alcun indizio e senza una pista da seguire, l'attenzione sulla scomparsa scemò di giorno in giorno. L'unico dato certo è che ultimamente Dyquain doveva essere infelice, come risulta dagli ultimi post del ragazzo su Facebook. «Sto attraversando il periodo più sfortunato della mia vita» aveva scritto il 31 ottobre. «La gente si comporta in maniera strana ultimamente. È per questo che faccio tutto per me e non per gli altri» si legge in un post del 16 ottobre. Poi un lungo silenzio durato oltre due anni e la tragica scoperta. «Ho continuato a fingere che avesse lasciato Erie - ha detto Carol Rogers, madre del ragazzo - Mi sono concentrata su quello. Dicevo a tutti che il mio Dyquain se ne era andato via da qui». Adesso la polizia sta indagando sulla sua morte. «È uno dei pochi casi che abbiamo avuto a rimanere avvolto nel mistero - ha detto Julie Kemling della polizia - Pensiamo si tratti di un suicidio, ma continueremo le indagini fino a quando non avremo una risposta certa». La famiglia, tuttavia, non crede all'ipotesi che il giovane possa essersi tolto la vita. «Non pensiamo assolutamente che sia questo il caso - ha concluso Erica Jeffries-Jordan, una zia - Vogliamo delle risposte».
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"Mia figlia morta a 7 settimane per colpa del lettino. E quella culla è ancora in vendita"
Rischia la vita per salvare 25 gatti: "Stavano morendo in un incendio"
Una
"gattara" modello Jean Favini, presidente di Oasis for animals (Langley
WA), che ha messo a rischio la sua vita per salvare quella di 24 gatti
che si trovavano in un edificio in fiamme. L'incendio è divampato da
un corto circuito di un forno a micronde e in breve tempo le fiamme
hanno invaso tutto l'appartamento che era stato trasformato in un vero e
proprio rifugio per gatti. La donna quando si è resa conto del fumo che
usciva dalla finestra dell'appartamento ha immediatamente chiamato i
soccorsi che però le hanno consigliato di non salire in casa. Jean non
ha però potuto accettare l'idea che i suoi animaletti morissero bruciati
o intossicati, così non ha esitato ed è salita per andarli a salvare.
Con un asciugamano sul viso per limitare le esalazioni è salita nell'appartamento e, uno a uno, a messo in salvo i suoi pelosi amici. «Quando li avevo fra le mie braccia ho messo la mia bocca sul loro naso e ho tappato loro la bocca per cercare di costringerli a trattenere il fiato. Temevo non ce l’avrebbero fatta visto l’odore e la tossicità del fumo che si era diffuso», ha raccontato la donna. I gatti sono stati portati da un veterinario e accuditi dalla donna nei giorni a seguire: «Ho continuato trattamenti con il nebulizzatore, ho pulito i loro nasini, li ho fatti bere e ho cercato di convincerli a mangiare un po’». Purtoppo 5 mici non sono però riusciti a salvarsi.
Con un asciugamano sul viso per limitare le esalazioni è salita nell'appartamento e, uno a uno, a messo in salvo i suoi pelosi amici. «Quando li avevo fra le mie braccia ho messo la mia bocca sul loro naso e ho tappato loro la bocca per cercare di costringerli a trattenere il fiato. Temevo non ce l’avrebbero fatta visto l’odore e la tossicità del fumo che si era diffuso», ha raccontato la donna. I gatti sono stati portati da un veterinario e accuditi dalla donna nei giorni a seguire: «Ho continuato trattamenti con il nebulizzatore, ho pulito i loro nasini, li ho fatti bere e ho cercato di convincerli a mangiare un po’». Purtoppo 5 mici non sono però riusciti a salvarsi.
David e Victoria Beckham vendono reggia a Los Angeles, di 4mila metri quadrati: manca il campo da calcio
David e Victoria Beckham vogliono vendere la loro "reggia" di Bel Air
a Los Angeles, quasi 4mila metri quadrati e pagata nove anni fa 24
milioni di dollari... per trovare qualcosa di più grande. L'"happy
family" targata Beckham insomma ha bisogno di più spazio: 6 camere e 9
bagni, una piscina e un terreno di quasi 5mila metri quadrati non
bastano più. Manca il campo da calcio per i bambini...
Da
tempo i coniugi Beckham lamentano le "ridotte" dimensioni della loro
dimora. In particolar modo, avrebbe rivelato una fonte al tabloid The
Sun: "Il giardino è troppo piccolo per giocare a calcio ed i ragazzi
devono andare dai loro amici, vicini di casa per poter giocare". Davvero
un grosso problema, che deve essere risolto al più presto!
venerdì 2 dicembre 2016
Aereo precipitato, le prime testimonianze dei sopravvissuti: “Le luci si sono spente”
Un disastro aereo che verrà ricordato per sempre quello che ha coinvolto
la squadra di calcio brasiliana Chapecoense, nel quale hanno perso la
vita 71 persone tra membri dello staff, calciatori e giornalisti a bordo
dell’aereo.
Nel dramma ci sono 6 piccoli miracoli: sei persone che, nonostante la brutalità dell’impatto, sono riuscite a sopravvivere seppur in maniera più o meno drammatica. Tra di loro c’è il tecnico di volo brasiliano Erwin Tumiri che ha parlato ai giornalisti, dicendo: “Sono sopravvissuto perché ho seguito i protocolli di sicurezza.
Di fronte a quel che accadeva, molti si sono alzati dai seggiolini e hanno cominciato a gridare. Io ho messo le valigie in mezzo alle gambe per formare la posizione fetale che si raccomanda negli incidenti”.
Tra coloro che ce l’hanno fatta, rimediando soltanto una frattura della tibia e del perone della gamba destra, c’è anche la hostess Ximena Suarez che ha raccontato: “Le luci si sono spente poco prima dell’impatto. Non mi ricordo altro”. Alan Ruschel è un’altro sopravvissuto: prima di decollare si è scattato un selfie e ha registrato qualche video insieme ai compagni. Ruschel è arrivato in condizioni gravissime all’ospedale San Juan de Dios. In un momento di semi-lucidità avrebbe sussurrato ai medici: “La mia famiglia, i miei amici, dove sono?”.
Helio Zampier Neto è stato l’ultimo sopravvissuto trovato tra i rottami dell’aereo dilaniato dallo schianto. Ora si trova nell’ospedale di Medellin e le sue condizioni sono gravissime: ha un trauma cerebrale e fratture esposte degli arti. A trarlo in salvo è stato il capitano del corpo dei pompieri del Perù, Teobaldo Garay, che era in visita in Colombia: “Mi sono preso cura della testa e del collo, visto che il paziente aveva subito un grave trauma cranico e in stato quasi di incoscienza”, ha ammesso Teobaldo Garay. Il portiere 24enne, Jackson Follmann, è sopravvissuto ma, durante il ricovero, gli è stata amputata la gamba destra: ora rischia anche l’amputazione della sinistra.
Rafael Valmorbida è l’unico dei 22 giornalisti sopravvissuti al disastro aereo: lavora per Radio Oeste Capital.
Nel dramma ci sono 6 piccoli miracoli: sei persone che, nonostante la brutalità dell’impatto, sono riuscite a sopravvivere seppur in maniera più o meno drammatica. Tra di loro c’è il tecnico di volo brasiliano Erwin Tumiri che ha parlato ai giornalisti, dicendo: “Sono sopravvissuto perché ho seguito i protocolli di sicurezza.
Di fronte a quel che accadeva, molti si sono alzati dai seggiolini e hanno cominciato a gridare. Io ho messo le valigie in mezzo alle gambe per formare la posizione fetale che si raccomanda negli incidenti”.
Tra coloro che ce l’hanno fatta, rimediando soltanto una frattura della tibia e del perone della gamba destra, c’è anche la hostess Ximena Suarez che ha raccontato: “Le luci si sono spente poco prima dell’impatto. Non mi ricordo altro”. Alan Ruschel è un’altro sopravvissuto: prima di decollare si è scattato un selfie e ha registrato qualche video insieme ai compagni. Ruschel è arrivato in condizioni gravissime all’ospedale San Juan de Dios. In un momento di semi-lucidità avrebbe sussurrato ai medici: “La mia famiglia, i miei amici, dove sono?”.
Helio Zampier Neto è stato l’ultimo sopravvissuto trovato tra i rottami dell’aereo dilaniato dallo schianto. Ora si trova nell’ospedale di Medellin e le sue condizioni sono gravissime: ha un trauma cerebrale e fratture esposte degli arti. A trarlo in salvo è stato il capitano del corpo dei pompieri del Perù, Teobaldo Garay, che era in visita in Colombia: “Mi sono preso cura della testa e del collo, visto che il paziente aveva subito un grave trauma cranico e in stato quasi di incoscienza”, ha ammesso Teobaldo Garay. Il portiere 24enne, Jackson Follmann, è sopravvissuto ma, durante il ricovero, gli è stata amputata la gamba destra: ora rischia anche l’amputazione della sinistra.
Rafael Valmorbida è l’unico dei 22 giornalisti sopravvissuti al disastro aereo: lavora per Radio Oeste Capital.
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Alberi di Natale, ecco i vip che hanno già addobbato casa
Rapite dal clima natalizio che si respira nelle
grandi città, sono tante le vip che non hanno resistito alla tentazione
di addobbare l'albero di Natale con anticipo. Da Claudia Galanti, in compagnia dei suoi due bambini, a Elisabetta Gregoraci con Nathan Falco, alle belle sorelle Buccino. Per Simona Ventura invece grande shopping in un negozio di addobbi a Napoli. Ma non solo...
Come ogni anno è Claudia Galanti
ad aprire le danze degli addobbi insieme a Liam e Tal Harlow. Grandi
palle oro e rosse si alternano con eleganza sull'enorme albero luminoso. "Mi porto avanti adoro le luci e le feste", cinguetta su Instagram Antonella Clerici mentre mostra ai follower un video del suo albero in cui prevalgono l'argento e il rosso. Per la presentatrice sarà un Natale speciale, il primo con Vittorio Garrone.
Cerchietto da renna in testa e maglioncino rosso. Alessia Marcuzzi, in una calda giornata romana anticipa la tradizione dell'Immacolata e con Mia sistema le palle sui rami dell'abete in terrazza.
Anche le sorelle Buccino, in pieno clima natalizio addobbano l'albero con una mise super sexy. Minigonna per Cristina e leggings per Martina che posa sulla scala. A lei il compito di comporre la punta del finto abete.
Per Simona Ventura, invece, grandi acquisti di addobbi in un negozio super lussuoso di Napoli. Restiamo in attesa di scoprire come allestirà la sua casa.
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Fuga di gas nella scuola elementare: evacuati 200 bambini
Evacuata una scuola di Ladispoli, vicino Roma, per una fuga di
gas. Circa duecento bambini sono stati fatti uscire dalle classi della
scuola Ilaria Alpi a in via precauzionale per una fuga di gas.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. L'istituto comprensivo si
trova in via Praga fronte civico 6. Al lavoro due squadre dei pompieri
con ausilio del carro NBCR.
Jennifer Lopez, l’occhio nero fa preoccupare i fan
Un occhio nero e il viso imbronciato, Jennifer Lopez fa preoccupare i
suoi fan dopo aver postato su Instagram un selfie in cui mostra un
occhio nero.
JLo tranquillizza subito tutti scrivendo: “Sometimes work can be rough” (Qualche volta il lavoro può essere ruvido) lasciando intendere che non si tratta di qualcosa di grave ma probabilmente di un piccolo incidente senza conseguenze.
Il post è stato preso d’assalto , in senso buono, da tutti i suoi follower che ancora una volta hanno mostrato un grandissimo affetto per la loro beniamina.
JLo tranquillizza subito tutti scrivendo: “Sometimes work can be rough” (Qualche volta il lavoro può essere ruvido) lasciando intendere che non si tratta di qualcosa di grave ma probabilmente di un piccolo incidente senza conseguenze.
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XFactor 10, esce Loomy al sesto live. Fan in delirio per Skin
Poco più di un minuto per un suggestivo viaggio negli stili musicali: si è aperto con un entusiasmo contagioso e grande energia questa sera il sesto live di X Factor, grazie al brano dei Coldplay «Hymn for the weekend», trasportato nelle sonorità del rock, del funk e del motown, nell'interpretazione di tutti gli artisti in gara, come ormai da tradizione. Una puntata attesa che Alessandro Cattelan a inizio diretta definisce subito infuocata, visto che al termine si saprà chi dei concorrenti potrà accedere alla semifinale e lì presentare finalmente il proprio inedito. Televoto aperto e poi a rompere il ghiaccio della prima manche a tema libero è colei che, come dice il suo mentore Fedez, «porta la freschezza della sua generazione»: Rochelle interpreta «Doo-Wop» di Lauryn Hill e convince tutti con una performance sicura e naturale. Con i Soul System e la loro interpretazione di «Feel Good Inc» dei Gorillaz l'atmosfera diventa di festa, mentre Eva, pupilla di Manuel Agnelli («la sua espressività non ce l'ha nessuno», dice, esibendo sulla giacca, come tutti i suoi compagni di giuria e lo stesso Cattelan, il nastro rosso simbolo della lotta contro l'Aids, che oggi si celebra), con una sensuale «Mad about you» cantata in sottoveste offre un'esecuzione giudicata meno efficace del solito dal punto di vista vocale.
Loomy, con il brano «Cheap Thrills» di SIA feat. Sean Paul (in cui la voce femminile è quella della stessa Arisa), se la cava («sei la telefonata sotto sequestro di Lapo a X Factor», gli dice Fedez) ma iniziano le scintille con l'accusa da parte di Manuel Agnelli verso Arisa e il suo concorrente di puntare sul «pietismo». Solo chitarra e voce, e giochi luminosi per Andrea che interpreta «Wonderwall» degli Oasis, e poi a chiudere la manche arriva Gaia con «Let it go» di James Bay e una perfomance minimalista, che punta sull'intensità. Un'intensità che Arisa dichiara di non recepire, entrando di nuovo in polemica con Agnelli. In attesa di sapere l'ultimo classificato della prima manche (l'unico che va dritto allo scontro finale, senza fare la seconda esibizione), a mandare il pubblico in delirio ci pensa l'ex giudice di X Factor Skin che torna sul palco del talent di Sky Uno con i suoi Skunk Anansie: nel medley l'emozione è a fior di pelle con alcuni dei più grandi successi della band, da Secretly a Because of you a Yoùll follow me down.
Dopo il primo voto, è Loomy ad avere la peggio, lasciando il palco. Con l'ingresso in scena di un'orchestra di 37 elementi inizia la seconda manche «sinfonica», ad alto tasso di eleganza e suggestione. Il via lo dà Andrea, tuffandosi negli anni '80 con «Please, please, please let me get what I want» degli Smiths, poi arrivano in successione le due cantanti di Fedez, Roshelle con «No» di Meghan Trainor a metà tra r&b e hip hop, e Gaia che offre un'interpretazione intimista di «Come foglie» di Malika Ayane. Ancora entusiasmo con i Soul System che presentano «Where is the love» dei Black Eyed Peas, e poi a chiudere la manche Eva con un grande classico, «Senza fine» di Gino Paoli. Al ballottaggio finale arrivano i due 'under' Loomy e Gaia, che eseguono i cavalli di battaglia e attendono il verdetto. Il pubblico vota e decide: a raggiungere gli altri concorrenti nella semifinale è Gaia, mentre Loomy viene eliminato (e Arisa non trattiene le lacrime). Poi i riflettori si accendono per Fabio Rovazzi, il re dei tormentoni, che presenta in esclusiva (sul palco anche Enrico Papi, che lo aveva imitato a Tale e Quale Show) il nuovo singolo «Tutto molto interessante», prodotto da Merk & Kremont e Marnik. La prossima settimana si attendono nell'Arena di X Factor Giò Sada e gli Urban strangers.
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Morti in ospedale a Saronno, le minacce del medico alla testimone
Leonardo Cazzaniga, l'anestestista dell'ospedale di Saronno accusato di aver provocato la morte di alcuni pazienti in coppia con Laura Taroni, avrebbe minacciato di morte l'infermiera
che poi lo ha denunciato. "Tu da ora in avanti sei finita - avrebbe
detto -, potrei ucciderti in qualunque momento". Minacce che però non
hanno fermato la donna. Intanto, secondo La Stampa, i pm vorrebbero arrestare il primario del reparto per non aver denunciato i fatti.
Il "no" al protocollo Cazzaniga - L'infermiera minacciata di morte si era rifiutata in più occasioni di somministrare ai pazienti i sovradosaggi imposti dal vicemprimario. Una scelta che la portò a ricevere invettive pesanti da parte di Cazzaniga: "Non sei ancora morta? Morirai di cancro all'utero". Secondo i pm di Busto Arsizio, l'infermiera, contravvenendo ai "protocolli" dell'anestesista, salvò la vita a diversi pazienti. Ma le minacce proseguivano, sempre più gravi. Da lì la decisione di denunciare Leonardo Cazzaniga alle autorità.
Il caso di un malato di tumore - A segnalare il comportamento dell'anestesista di Saronno è stato anche un altro infermiere, che agli inquirenti racconta il caso di un malato di tumore morto nel giro di venti minuti. "Il medico mi disse che se ne sarebbe occupato lui mettendo in pratica il suo protocollo", ha dichiarato.
I pm vogliono arrestare il primario - Le indagini sulle morti sospette nell'ospedale di Saronno non riguardano solo il dottor Cazzaniga e l'infermiera Laura Taroni, ma anche il primario del Pronto soccorso. Secondo i pm, il dottor Nicola Scoppetta avrebbe infatti "sottovalutato le denunce interne riguardanti la condotta del medico" e "aiutato il medesimo a eludere le investigazioni delle autorità". Non solo: il primario "dissuadeva anche gli infermieri dal presentare denuncia e, contro ogni evidenza scientifica, giudicava corretto l'operato di Cazzaniga sotto il profilo professionale e deontologico".
Le denunce al primario - Le accuse nei confronti di Scoppetta sono giunte, anche in questo caso, da due infermieri attivi nella struttura. La prima denuncia è datata 2013. a firma di Clelia Leto. "In alcune occasioni - scrive ai vertici dell'ospedale - il dottor Cazzaniga ha minacciato di applicare il suo protocollo a pazienti inviati al 118 in codice rosso". La seconda segnalazione arriva dopo soli tre giorni: "Nel giro di pochi minuti si è constatato il decesso di un paziente - afferma l'infermiere Iliescu Radu -. Il dottor Cazzaniga ha scritto nel referto di aver somministrato 60 mg di midazolam e 200 mg di propofol. Alla domanda come mai avesse scelto quella terapia, mi è stato detto che non potevo capire".
Nonostante le segnalazioni, però, dopo poche settimane il primario Scoppetta chiude l'indagine interna nei confronti dell'anestesista. "Non ritengo si evidenzi una deviazione dei comportamenti", scriveva in una relazione scriveva. Un'opinione diametralmente opposta a quella dei medici che hanno fornito consulenza tecnica ai magistrati: "Il tipo di condotta di Cazzaniga è chiaramente in contrasto con il corretto comportamento professionale". Nel registro degli indagati, assieme al primario, sono stati iscritti altre 13 persone tra medici, infermieri e dirigenti dell'ospedale.
Il "no" al protocollo Cazzaniga - L'infermiera minacciata di morte si era rifiutata in più occasioni di somministrare ai pazienti i sovradosaggi imposti dal vicemprimario. Una scelta che la portò a ricevere invettive pesanti da parte di Cazzaniga: "Non sei ancora morta? Morirai di cancro all'utero". Secondo i pm di Busto Arsizio, l'infermiera, contravvenendo ai "protocolli" dell'anestesista, salvò la vita a diversi pazienti. Ma le minacce proseguivano, sempre più gravi. Da lì la decisione di denunciare Leonardo Cazzaniga alle autorità.
Il caso di un malato di tumore - A segnalare il comportamento dell'anestesista di Saronno è stato anche un altro infermiere, che agli inquirenti racconta il caso di un malato di tumore morto nel giro di venti minuti. "Il medico mi disse che se ne sarebbe occupato lui mettendo in pratica il suo protocollo", ha dichiarato.
I pm vogliono arrestare il primario - Le indagini sulle morti sospette nell'ospedale di Saronno non riguardano solo il dottor Cazzaniga e l'infermiera Laura Taroni, ma anche il primario del Pronto soccorso. Secondo i pm, il dottor Nicola Scoppetta avrebbe infatti "sottovalutato le denunce interne riguardanti la condotta del medico" e "aiutato il medesimo a eludere le investigazioni delle autorità". Non solo: il primario "dissuadeva anche gli infermieri dal presentare denuncia e, contro ogni evidenza scientifica, giudicava corretto l'operato di Cazzaniga sotto il profilo professionale e deontologico".
Le denunce al primario - Le accuse nei confronti di Scoppetta sono giunte, anche in questo caso, da due infermieri attivi nella struttura. La prima denuncia è datata 2013. a firma di Clelia Leto. "In alcune occasioni - scrive ai vertici dell'ospedale - il dottor Cazzaniga ha minacciato di applicare il suo protocollo a pazienti inviati al 118 in codice rosso". La seconda segnalazione arriva dopo soli tre giorni: "Nel giro di pochi minuti si è constatato il decesso di un paziente - afferma l'infermiere Iliescu Radu -. Il dottor Cazzaniga ha scritto nel referto di aver somministrato 60 mg di midazolam e 200 mg di propofol. Alla domanda come mai avesse scelto quella terapia, mi è stato detto che non potevo capire".
Nonostante le segnalazioni, però, dopo poche settimane il primario Scoppetta chiude l'indagine interna nei confronti dell'anestesista. "Non ritengo si evidenzi una deviazione dei comportamenti", scriveva in una relazione scriveva. Un'opinione diametralmente opposta a quella dei medici che hanno fornito consulenza tecnica ai magistrati: "Il tipo di condotta di Cazzaniga è chiaramente in contrasto con il corretto comportamento professionale". Nel registro degli indagati, assieme al primario, sono stati iscritti altre 13 persone tra medici, infermieri e dirigenti dell'ospedale.
martedì 29 novembre 2016
Shannen Doherty: "Ecco il mio primo giorno di radioterapia, ho paura ma mi ci abituerò"
Non ha perso il sorriso Shannen Doherty, anche se non è sicuramente facile affrontare le cure per il tumore al seno. Da più di un anno Brenda di "Beverly Hills 90210" ha annunciato di essere malata e di lottare quotidianamente mostrando le foto sui social. L'ultima è apparsa sul profilo Instagram
in queste ore: "Eccomi alle prese con il primo ciclo di radioterapia,
le radiazioni mi spaventano, sono sicura che mi abituerò, ma per ora le
odio".
Testa calva, seduta su una sedia d'ospedale Shannen
prova ironizzare sulla radioterapia: "Ho il volto di chi sta pensando di
fuggire lontano, e non c'è niente di più reale. Questo è il mio promo
giorno di radioterapia e ho paura. Mi spaventa il laser e questa
macchina intorno. Sono anche convinta che col tempo mi ci abituerò, per
ora però la odio".
lunedì 28 novembre 2016
Elisabetta Gregoraci tour in famiglia con Nathan Falco, la sorella Marzia e il nipote
Passeggiata in famiglia per Elisabetta Gregoraci.
La moglie di Flavio Briatore è stata sorpresa da “Vero” in giro per Roma assieme al figlio Nathan Falco, la sorella Marzia e il figlio Gabriele.
Andrea Damante e Giulia De Lellis litigano troppo: "In casa è una guerra"
Non è tutto oro quello che luccica, soprattutto se si parla d'amore e
se la coppia è sempre sotto le luci dei riflettori. I fidanzati del
momento, Andrea Damante e Giulia De Lellis, molto amati sul piccolo schermo, litigano molto spesso e i fans sono preoccupati.
I due hanno scelto Verona per andare a vivere insieme, ma la convivenza con l'ex tronista, reduce dalla casa del Grande Fratello Vip, non sarebbe semplice. L'ex corteggiatrice ha raccontato in un'intervista rilasciata a Novella 2000: "È una guerra continua a casa. Ci sono vasi e quadri che non sopporto. Per non parlare della cucina con le presine oscene! Stranamente sono riuscita a modificare tutto con accessori nuovi. Nella nostra casa ci sono tantissime foto e grandi armadi. C’è una stanza solo per i nostri vestiti. L’unico problema resta quello dei vasi. Lui dice che sono importanti. E non vuole buttarli. Insieme ai vasi ci sarebbero anche le barche e i velieri che colleziona. Una barca l’ha buttata. Mi sta venendo incontro".
I due hanno scelto Verona per andare a vivere insieme, ma la convivenza con l'ex tronista, reduce dalla casa del Grande Fratello Vip, non sarebbe semplice. L'ex corteggiatrice ha raccontato in un'intervista rilasciata a Novella 2000: "È una guerra continua a casa. Ci sono vasi e quadri che non sopporto. Per non parlare della cucina con le presine oscene! Stranamente sono riuscita a modificare tutto con accessori nuovi. Nella nostra casa ci sono tantissime foto e grandi armadi. C’è una stanza solo per i nostri vestiti. L’unico problema resta quello dei vasi. Lui dice che sono importanti. E non vuole buttarli. Insieme ai vasi ci sarebbero anche le barche e i velieri che colleziona. Una barca l’ha buttata. Mi sta venendo incontro".
Rocco vs Madonna, guerra social: "Felice di non vivere più con lei..."
Sembrava essersi placata la polemica tra Madonna e l'"inquieto" figlio adolescente Rocco Ritchie.
Ma pare che il sedicenne, da poco arrestato per possesso e uso di
cannabis, non riesca proprio a tollerare la mamma popstar, nonostante le
sue dichiarazioni d'amore nei confronti del figlio. Ad un video postato
dalla cantante a tavola con gli altri due figli, mentre scherza con il
cibo, che le esce dalla bocca, lui risponde: "Sono felici di non vivere
più con lei...!"
Video e commenti sono stati
immediatamente rimossi da ambedue le parti. Resta però l'astio e il
vetriolo dell'"impertinente" giovanotto nei confronti della madre, che, a
poche ore dall'arresto del figlio ha rilasciato una dichiarazione da
mamma comprensiva: "Lo amo molto e farò tutto il possibile per dargli il
sostegno di cui ha bisogno".
Rocco non sembra aver colto l'offerta di pace e solidarietà della madre. Il sedicenne vive ormai da mesi nella capitale britannica col padre Guy Ritchie. Una scelta mal digerita da parte di Madonna che, nei mesi scorsi, si era rivolta ad un giudice per riportarlo con se' a New York. Poi, lo scorso settembre, era stato raggiunto un accordo in cui consentiva all'ex marito la custodia del figlio.
A Rocco però non sembra essere bastato. "Sono così felice di non vivere più lì con lei", non ha esitato a scrivere il ragazzo a commento del video postato dalla madre come mannequin challenge (“la sfida del manichino”), dove Madonna si diverte a tavola con i figli David, 11 e Mercy 10, in una sorta di gara a chi fa facce più buffe e "oscene" col cibo in bocca.
I fan non hanno esitato a chiedere a Rocco le ragioni della sua scortesia nei confronti della madre. La sua risposta è stata più che eloquente e ...da perfetto teenager inquieto: una serie di faccine che ridono!
Rocco non sembra aver colto l'offerta di pace e solidarietà della madre. Il sedicenne vive ormai da mesi nella capitale britannica col padre Guy Ritchie. Una scelta mal digerita da parte di Madonna che, nei mesi scorsi, si era rivolta ad un giudice per riportarlo con se' a New York. Poi, lo scorso settembre, era stato raggiunto un accordo in cui consentiva all'ex marito la custodia del figlio.
A Rocco però non sembra essere bastato. "Sono così felice di non vivere più lì con lei", non ha esitato a scrivere il ragazzo a commento del video postato dalla madre come mannequin challenge (“la sfida del manichino”), dove Madonna si diverte a tavola con i figli David, 11 e Mercy 10, in una sorta di gara a chi fa facce più buffe e "oscene" col cibo in bocca.
I fan non hanno esitato a chiedere a Rocco le ragioni della sua scortesia nei confronti della madre. La sua risposta è stata più che eloquente e ...da perfetto teenager inquieto: una serie di faccine che ridono!
Valeria Marini da Costanzo, Sgarbi confessa: "Avrei voluto possederti, ma tu sei attratta dai malviventi"
'Siparietto' nel corso dell'ultima puntata del Maurizio Costanzo Show. Valeria Marini è
stata ospite della parte del programma intitolata "Uno contro tutti" e
ha dovuto rispondere alle domande di ospiti come Alba Parietti,
Cristiano Malgioglio e gli ex coinquilini della casa del Grande Fratello
Vip come Andrea Damante, Giulia De Lellis, Antonella Mosetti e Bosco
Cobos. Vittorio Sgarbi, in collegamento con il
programma, è intervenuto per dire la sua sulla showgirl e ha rimpianto
di non essere riuscito a sedurla.
Il critico ha spiegato di averla conosciuta quando era agli esordi della sua carriera bellissima, bionda e divina, e di aver voluto possederla. Confessa, tuttavia, di non aver avuto il coraggio di farsi avanti perché la vedeva troppo "divina". Poi una battuta sui suoi ex ricordando di essere stata con uomini che sono finiti in carcere, come Vittorio Cecchi Gori e Giovanni Cottone: "Sembra che sia attratta dai malviventi".
Il critico ha spiegato di averla conosciuta quando era agli esordi della sua carriera bellissima, bionda e divina, e di aver voluto possederla. Confessa, tuttavia, di non aver avuto il coraggio di farsi avanti perché la vedeva troppo "divina". Poi una battuta sui suoi ex ricordando di essere stata con uomini che sono finiti in carcere, come Vittorio Cecchi Gori e Giovanni Cottone: "Sembra che sia attratta dai malviventi".
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Orlando Bloom e Katy Perry, altro che crisi! I due ancora insieme
Katy Perry e Orlando Bloom non si
sono lasciati e la loro love story continua senza apparenti segnali di
crisi. A smentire i rumors che nei giorni scorsi li volevano ormai
separati dopo 10 mesi di relazione un video postato dalla cantante (e
poi rimosso) girato durante il Thanksgiving Day in cui, in pigiama rosso
e bianco compare anche il bell'attore di Pirati nei Caraibi.
La relazione tra l'attore de "Il signore degli
anelli" e la reginetta del pop durante questi mesi non è stata per nulla
glam, nessuna apparizioni sui red carpet o interviste di coppia. Il
loro primo scatto social condiviso è arrivato solo a fine maggio al
Festival di Cannes. Poi in estate abbiamo sentito parlare di loro dopo
lo scatto di un paparazzo che immortalò Bloom completamente nudo con
Katy in canoa e la voce di un presunto flirt tra lui e Selenza Gomez,
successivamente smentito dalla stessa Perry.
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Eddy Martens: Antonella Clerici mi ha lasciato e soffro ancora
“Ancora non ho smesso di soffrire... Non dimenticherò
mai Antonella e i dieci anni passati insieme. Allontanarmi da lei non è
stato facile, non è facile e non sarà facile. Ma io devo guardare
avanti: la vita non si ferma”. Eddy Martens si è trasferito in Belgio,
dove ha appena inaugurato un negozio di parrucchiere. La sua ex
Antonella Clerici gli avrebbe spezzato il cuore, secondo quanto racconta
Eddy al Settimanale Di Più.
La conduttrice tv ha ritrovato il sorriso accanto al petroliere Vittorio
Garrone, ma per Martens la singletudine fa soffrire: “Non può mancare
sofferenza per una storia come la nostra che finisce, con la nostra
realtà di genitori, e per tutto quello che siamo stati. Non sono stato
io a prendere questa decisione ma Antonella. Fosse stato per me, non
sarebbe andata a finire in questo modo” ha spiegato Eddy.
Insieme hanno avuto una bambina, Maelle e per lei mantengono ottimi rapporti: “Ci sentiamo soprattutto per la nostra bambina e per il ristorante Casa Clerici, di cui sono ancora socio. Ma Antonella mi ha anche chiamato per farmi gli auguri per questo negozio che ho aperto e che mi ha fatto molto piacere” ha confidato Eddy, che ha aperto a Bruxelles un salone di bellezza per uomini.
Ammette anche i suoi errori: “Non sono stato capace di riservare ad Antonella le attenzioni che meritava... L'amerò sempre e non solo perché è la mamma di mia figlia. E mi rimprovero di non essere stato in grado di renderla felice. Ma forse, ormai, è troppo tardi” ha infine concluso Eddy Martens.
Insieme hanno avuto una bambina, Maelle e per lei mantengono ottimi rapporti: “Ci sentiamo soprattutto per la nostra bambina e per il ristorante Casa Clerici, di cui sono ancora socio. Ma Antonella mi ha anche chiamato per farmi gli auguri per questo negozio che ho aperto e che mi ha fatto molto piacere” ha confidato Eddy, che ha aperto a Bruxelles un salone di bellezza per uomini.
Ammette anche i suoi errori: “Non sono stato capace di riservare ad Antonella le attenzioni che meritava... L'amerò sempre e non solo perché è la mamma di mia figlia. E mi rimprovero di non essere stato in grado di renderla felice. Ma forse, ormai, è troppo tardi” ha infine concluso Eddy Martens.
Referendum, Vacchi vota sì: "Lo faccio per motivi economici"
Tra pochissimi giorni gli italiani saranno chiamati alle urne per
votare al referendum e tra le varie voci nel coro dei "sì" e in quello
dei "no" spunta quella di Gianluca Vacchi, imprenditore star dei social
"Il 4 dicembre prossimo, è più che mai necessario rinunciare al proprio
'particulare' per esprimere una scelta in grado di giovare all’intero
Paese: insomma, tanto vale dirlo subito e senza troppi giri di parole,
bisogna rispondere Sì al quesito referendario". E' Gianluca Vacchi, noto
imprenditore con milioni di follower sui social network, a esprimere la
sua posizione in un intervento pubblicato su 'Libero'. "La posta in
gioco del prossimo appuntamento elettorale, cari lettori - prosegue -
non è tanto la modifica della Costituzione quanto quel che accadrebbe
all’Italia da un punto di vista economico se prevalesse il No; ossia a
un Paese, come tutti sappiamo, alle prese con una ripresa più debole di
quella in atto negli altri stati Ue e al quale si è soliti imputare una
certa lentezza nell’attuare le cosiddette 'riforme strutturali'. La
posta in gioco ha un solo nome: stabilità". "Una vittoria del No non
farebbe che accrescere l’instabilità del nostro Paese - sottolinea
Vacchi - che finirebbe col tradursi a livello economico in un potenziale
disastro, perché porterebbe innanzitutto ad un inevitabile innalzamento
dello spread. Il secondo chiarimento ha a che fare con le recenti
elezioni presidenziali statunitensi e la vittoria di Donald Trump. Dalle
dichiarazioni del nuovo presidente è facile arguire un rialzo dei tassi
di interesse negli Usa". "All’innalzamento dello spread e al rialzo dei
tassi bisogna aggiungere - terzo chiarimento - che la politica di
stimolo monetario avviata da Mario Draghi quale presidente della Banca
Centrale Europea è destinata ben presto a conoscere un graduale
rallentamento", afferma sottolineando: "Tutto ciò che ho cercato di
argomentare, spero in una forma comprensibile ai più, avrà una sola
conseguenza per ilnostro Bel Paese: l’ingessamento, il rigor mortis,
appunto, a fronte di un mondo che procede sempre più veloce". Insomma
"il 4 dicembre si vota per dare il via al cambiamento e preservare
quella stabilità necessaria a non avere già nel breve periodo gli
effetti economici devastanti di cui parlavo prima".
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Luca Zingaretti, rissa con i paparazzi a Milano mentre passeggia con la moglie Luisa Ranieri e le bimbe
Urla e spintoni tra l'attore Luca Zingaretti e alcuni paparazzi ieri a Milano. La rissa è avvenuta nella centralissima piazza Sempione a Milano. L'attore stava passeggiando con la moglie Luisa Ranieri e le sue due bimbe quando è stato accerchiato da una decina di fotografi. Nonostante l'invito ad allontanarsi i paparazzi hanno continuato ad accerchiarlo e quel punto è esplosa la furia. Secondo quanto riporta il sito Dagospia l'attore avrebbe inveito e aggredito fisicamente 4 paparazzi. Annunciando che le immagini e l'audio della rissa saranno pubblicati sul sito Real Paparazzi.
Multe per violazione di Ztl? Se non è segnalata sono nulle
Vedersi arrivara una multa per violazione della zona a traffico
limitato è fastidioso, e costoso, ma non sempre questo tipo di verbali
sono validi. Come ricorda lo Studio Cataldi, un giudice di pace di
Napoli, in una vicenda in cui la parte ricorrente, nell’esporre i fatti
di causa, evidenziava come un motociclista che doveva raggiungere il
proprio luogo di lavoro, giunto in prossimità di un varco telematico di
una Ztl, segnalato a norma di legge, decideva, in totale buona fede e
proprio al fine di evitare eventuali contravvenzioni conseguenti alla
violazione della zona a traffico limitato, di imboccare la strada
parallela (facente parte anch’essa della Ztl).
Circostanza che naturalmente si è ripetuta per diversi giorni, fino
alla notifica del primo verbale. Il ricorrente deduceva come l’accesso a
quest’ultima strada risultava totalmente sprovvisto di qualsivoglia
segnaletica orizzontale, luminosa, e comunque delle necessarie
indicazioni relative alla presenza di strumentazione elettronica atta ad
accertare le violazioni al codice della strada. Inoltre, secondo parte
concorrente, la suddetta strumentazione elettronica, oltre a non essere
in alcun modo segnalata, risultava impossibile da individuare da parte
dell’utenza della strada, in quanto installata sul lato sinistro della
carreggiata, e in prossimità di un edificio.
Il ricorrente chiedeva che fosse accertata l’invalidità dei verbali elevati secondo le suddette modalità. Con una sentenza, il giudice di Pace di Napoli, ha accolto il suddetto ricorso, dichiarando nulli i verbali elevati mediante strumentazione elettronica per violazione della Ztl precisando che “l’art. 7/10 del codice della strada prescrive la necessità di segnalazione delle zone a traffico limitato nonché dei varchi di accesso, segnaletica che per indicazioni, forma e dimensioni deve essere idonea a essere percepita dall’utente della strada. A tal fine i segnali devono essere visibili, rispettosi di tutte le caratteristiche prescritte e posti a una distanza minima di m. 80 dalla zona interessata ( percettibili dall’utente della strada anche in relazione alla velocità consentita (km 50/h per il tratto urbano)”. La sentenza precisava inoltre che “la rilevanza della dedotta carenza di segnaletica del divieto di accedere ai varchi della zona a traffico limitato e l’inidoneità di tale segnaletica, in quanto non posta a distanza adeguata dal luogo in cui è posto il dispositivo di rilevazione automatica, nel caso de quo, va valutata anche in relazione alla necessità che la preventiva segnalazione, per spiegare l’effetto di avvertimento, dovrebbe essere posta, a congrua distanza tra l’intersezione e la successiva postazione, gravando sulla amministrazione l’onere di provare tale circostanza”. Ciò posto, il comune convenuto nel corso del giudizio non forniva alcun elemento di prova in merito e pertanto il giudice adito ha deciso di accogliere il ricorso, dichiarando la nullità dei verbali in contestazione.
Il ricorrente chiedeva che fosse accertata l’invalidità dei verbali elevati secondo le suddette modalità. Con una sentenza, il giudice di Pace di Napoli, ha accolto il suddetto ricorso, dichiarando nulli i verbali elevati mediante strumentazione elettronica per violazione della Ztl precisando che “l’art. 7/10 del codice della strada prescrive la necessità di segnalazione delle zone a traffico limitato nonché dei varchi di accesso, segnaletica che per indicazioni, forma e dimensioni deve essere idonea a essere percepita dall’utente della strada. A tal fine i segnali devono essere visibili, rispettosi di tutte le caratteristiche prescritte e posti a una distanza minima di m. 80 dalla zona interessata ( percettibili dall’utente della strada anche in relazione alla velocità consentita (km 50/h per il tratto urbano)”. La sentenza precisava inoltre che “la rilevanza della dedotta carenza di segnaletica del divieto di accedere ai varchi della zona a traffico limitato e l’inidoneità di tale segnaletica, in quanto non posta a distanza adeguata dal luogo in cui è posto il dispositivo di rilevazione automatica, nel caso de quo, va valutata anche in relazione alla necessità che la preventiva segnalazione, per spiegare l’effetto di avvertimento, dovrebbe essere posta, a congrua distanza tra l’intersezione e la successiva postazione, gravando sulla amministrazione l’onere di provare tale circostanza”. Ciò posto, il comune convenuto nel corso del giudizio non forniva alcun elemento di prova in merito e pertanto il giudice adito ha deciso di accogliere il ricorso, dichiarando la nullità dei verbali in contestazione.
Referendum, biglietti scontati fino al 70% per andare a votare: ecco come fare
A meno di una settimana dal Referendum Costituzionale chi
abita lontano dalla propria residenza comincia a organizzarsi per
partire e andare a votare. Sono molti gli incentivi in termini economici
per i pendolari: basta munirsi della propria tessera elettorale e
presentarla al momento di fare il biglietto. C'è chi si muoverà in
treno, in aereo o in traghetto: ecco gli sconti previsti per gli
elettori.
TRENI Trenitalia prevede uno sconto pari al 60% del biglietto per i treni regionali e al 70% della tariffa base per i convogli di media-lunga percorrenza nazionale. Tale promozione sarà valida anche per i treni Fracciarossa, Frecciabianca, Intercity, Frecciargento, Intercity notte e servizio cuccette. Ricordiamo che gli sconti sui biglietti saranno validi sono per quelli di andata e ritorno in un periodo che va da 10 giorni prima il Referendum a 10 giorni dopo ovvero dal 25 novembre per quelli andata al 14 dicembre fino alla mezzanotte per quelli di ritorno. Per poter usufruire degli sconti, infine, ci si dovrà recare presso le biglietterie di Trenitalia o le agenzie di viaggio convenzionate portando con sé la tessera elettorale e la carta di identità in corso di validità. Durante il viaggio di ritorno viene richiesta la tessera elettorale timbrata.
Qualora la persona sia sprovvista di biglietto, potrà comunque ottenere la riduzione sottoscrivendo e presentando in biglietteria una dichiarazione sostitutiva per il viaggio di andata. Per maggiori informazioni. Italo, invece, rilancia con uno sconto pari al 60% del prezzo del biglietto di andata e ritorno in tariffa Flex o Economy. Tale riduzione sarà disponibile per partenze dal 25 novembre 2016 al 13 dicembre 2016.
La società Trenord s.r.l. infine prevede invece una riduzione del 60% sulle tariffe regionali Lombardia.
AEREI L’unica compagnia aerea a prevedere sconti per chi viaggia in aereo in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre è Alitalia. Gli elettori che voleranno con Alitalia potranno usufruire infatti di uno sconto sul biglietto aereo utilizzato per recarsi presso la sede del seggio elettorale. Su tutti i voli nazionali effettuati da Alitalia, ad eccezione di quelli in regime di continuità territoriale e dei voli in codeshare, la riduzione prevista è pari a 40 sul prezzo base del biglietto di andata e ritorno, escluse le tasse. Per accedere a queste agevolazioni, sarà sufficiente esibire al momento del check-in e dell'imbarco la propria tessera elettorale. Qualora l'elettore ne sia sprovvisto, per il viaggio di andata il biglietto potrà essere utilizzato dietro sottoscrizione da parte dell'elettore di una dichiarazione sostitutiva, da presentare al personale di scalo. Al ritorno, il passeggero dovrà esibire al personale di scalo la propria tessera elettorale regolarmente timbrata e datata dalla Sezione Elettorale che dimostri l'avvenuta votazione.
TRAGHETTI Per quanto riguarda i trasporti via mare, Tirrenia offre uno sconto del 60% sulla tariffa ordinaria (al netto di tasse e diritti) a tutti gli elettori residenti in Sardegna, Sicilia e Puglia che andranno in nave nei comuni di residenza per raggiungere i loro seggi elettorali. I biglietti dovranno essere acquistati presso le biglietterie della Compagnia. L'agevolazione, che si applica per qualunque tipologia di sistemazione (poltrone, cabine, passaggio ponte), è valida per i viaggi effettuati dal 10° giorno precedente le elezioni al 10° giorno successivo.
La riduzione verrà accordata dietro presentazione, da parte dell’elettore, della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. Se al momento del viaggio di andata l’elettore risultasse sprovvisto del certificato elettorale, potrà presentare una dichiarazione sostitutiva da allegare al biglietto.
Al momento del viaggio di ritorno dovrà essere esibita la tessera elettorale, recante il timbro dell'ufficio elettorale di sezione.
TRENI Trenitalia prevede uno sconto pari al 60% del biglietto per i treni regionali e al 70% della tariffa base per i convogli di media-lunga percorrenza nazionale. Tale promozione sarà valida anche per i treni Fracciarossa, Frecciabianca, Intercity, Frecciargento, Intercity notte e servizio cuccette. Ricordiamo che gli sconti sui biglietti saranno validi sono per quelli di andata e ritorno in un periodo che va da 10 giorni prima il Referendum a 10 giorni dopo ovvero dal 25 novembre per quelli andata al 14 dicembre fino alla mezzanotte per quelli di ritorno. Per poter usufruire degli sconti, infine, ci si dovrà recare presso le biglietterie di Trenitalia o le agenzie di viaggio convenzionate portando con sé la tessera elettorale e la carta di identità in corso di validità. Durante il viaggio di ritorno viene richiesta la tessera elettorale timbrata.
Qualora la persona sia sprovvista di biglietto, potrà comunque ottenere la riduzione sottoscrivendo e presentando in biglietteria una dichiarazione sostitutiva per il viaggio di andata. Per maggiori informazioni. Italo, invece, rilancia con uno sconto pari al 60% del prezzo del biglietto di andata e ritorno in tariffa Flex o Economy. Tale riduzione sarà disponibile per partenze dal 25 novembre 2016 al 13 dicembre 2016.
La società Trenord s.r.l. infine prevede invece una riduzione del 60% sulle tariffe regionali Lombardia.
AEREI L’unica compagnia aerea a prevedere sconti per chi viaggia in aereo in occasione del referendum costituzionale del 4 dicembre è Alitalia. Gli elettori che voleranno con Alitalia potranno usufruire infatti di uno sconto sul biglietto aereo utilizzato per recarsi presso la sede del seggio elettorale. Su tutti i voli nazionali effettuati da Alitalia, ad eccezione di quelli in regime di continuità territoriale e dei voli in codeshare, la riduzione prevista è pari a 40 sul prezzo base del biglietto di andata e ritorno, escluse le tasse. Per accedere a queste agevolazioni, sarà sufficiente esibire al momento del check-in e dell'imbarco la propria tessera elettorale. Qualora l'elettore ne sia sprovvisto, per il viaggio di andata il biglietto potrà essere utilizzato dietro sottoscrizione da parte dell'elettore di una dichiarazione sostitutiva, da presentare al personale di scalo. Al ritorno, il passeggero dovrà esibire al personale di scalo la propria tessera elettorale regolarmente timbrata e datata dalla Sezione Elettorale che dimostri l'avvenuta votazione.
TRAGHETTI Per quanto riguarda i trasporti via mare, Tirrenia offre uno sconto del 60% sulla tariffa ordinaria (al netto di tasse e diritti) a tutti gli elettori residenti in Sardegna, Sicilia e Puglia che andranno in nave nei comuni di residenza per raggiungere i loro seggi elettorali. I biglietti dovranno essere acquistati presso le biglietterie della Compagnia. L'agevolazione, che si applica per qualunque tipologia di sistemazione (poltrone, cabine, passaggio ponte), è valida per i viaggi effettuati dal 10° giorno precedente le elezioni al 10° giorno successivo.
La riduzione verrà accordata dietro presentazione, da parte dell’elettore, della tessera elettorale e di un documento di riconoscimento. Se al momento del viaggio di andata l’elettore risultasse sprovvisto del certificato elettorale, potrà presentare una dichiarazione sostitutiva da allegare al biglietto.
Al momento del viaggio di ritorno dovrà essere esibita la tessera elettorale, recante il timbro dell'ufficio elettorale di sezione.
Tiromancino, domani sera live al Teatro Nazionale: “L'emozione del palco è tutto”
«Milano ha così tanti ricordi per me. Da romano, è una città
importantissima, in continua evoluzione, molto curata, al contrario di
Roma. L’unica cosa a cui non sono abituato di Milano è il cielo grigio
che spesso ci trovo». Federico Zampaglione e i suoi Tiromancino arrivano
domani Teatro Nazionale.
Il cielo di Milano non sarà certamente un cielo estivo. Ma tant’è, a
scaldare l’atmosfera ci penseranno le canzoni. «Sarà un concerto
particolare: suonerò sino a undici strumenti sul palco. Ci sarà rock,
blues, reggae, folk e poi anche un po’ di sperimentazione. In fondo, se
faccio questo lavoro è perché i concerti sono tutto per un musicista: il
contatto con il pubblico, il piacere di vedere l’emozione in volto a
chi ti sta davanti».
Le canzoni sono quelle dell’ultimo disco “Nel respiro del mondo”, che dà
anche il titolo al tour. Brani che Federico Zampaglione ha scritto
assieme al padre. «Scrivo sempre le canzoni partendo da un attimo: a
volte arriva prima un testo, poi la musica. Altre volte invece prendo
una chitarra e la musica viene da sola. Oppure si entra in studio di
registrazione e si decide come riarrangiare un brano. Ascolto molta
musica, dal rock all’elettronica, è in questo ultimo disco credo che si
sentano bene le mie varie influenze».
Quanto al futuro? «Mi sono state fatte alcune proposte per la regia di
film. Ma per il momento sono concentrato sulla musica. Vedremo. Per ora,
pensiamo ai concerti».
Barcellona, incidente stradale con la sua Ferrari per Neymar
Neymar Jr. ha subito questa domenica mattina un leggero incidente
stradale, per lui solo qualche graffio ed è stato in grado di viaggiare
con il resto della squadra per San Sebastian.
A darne la notizia è stata TV3: la Ferrari 458 Spider guidata dal brasiliano ha avuto un incidente fuori dall'autostrada all'altezza di Sant Feliu, nel Baix Llobregat, mentre si dirigeva alla Ciutat Esportiva de Sant Joan Despi. Sempre secondo le informazioni di TV3 Neymar, che ha perso il controllo della vettura, ha subito alcuni graffi. La tanta acqua caduta nella notte a Barcellona potrebbe essere la causa per la quale il giocatore ha perso il controllo della vettura ed è andata nella direzione contraria.
A darne la notizia è stata TV3: la Ferrari 458 Spider guidata dal brasiliano ha avuto un incidente fuori dall'autostrada all'altezza di Sant Feliu, nel Baix Llobregat, mentre si dirigeva alla Ciutat Esportiva de Sant Joan Despi. Sempre secondo le informazioni di TV3 Neymar, che ha perso il controllo della vettura, ha subito alcuni graffi. La tanta acqua caduta nella notte a Barcellona potrebbe essere la causa per la quale il giocatore ha perso il controllo della vettura ed è andata nella direzione contraria.
La terra trema anche in Nepal: scossa di 5.4 nel nordest del paese
Il sisma, di magnitudo 5.4, è stato registrato alle 5:20 ora locale
(00:35 in Italia) nel nordest del paese. Secondo i dati dell'agenzia
sismologia statunitense Usgs, il terremoto ha avuto ipocentro a circa 10
km di profondità ed epicentro 19 km a ovest di Namche Bazar.
Non si hanno al momento notizie di eventuali danni a persone o cose. Il 25 aprile dello scorso anno il Nepal è stato colpito da un devastante terremoto di magnitudo 7.8 che ha causato oltre 8.000 morti.
Non si hanno al momento notizie di eventuali danni a persone o cose. Il 25 aprile dello scorso anno il Nepal è stato colpito da un devastante terremoto di magnitudo 7.8 che ha causato oltre 8.000 morti.
Sfere bianche trovate in spiaggia: "Sono olio di palma, attenzione a cani e bambini"
Delle misteriose sfere bianche hanno fatto la loro comparsa sulle
spiagge e potrebbero rivelarsi fatali sia per le persone sia per gli
animali, tanto che genitori e proprietari di cani sono stati invitati a tenere i loro bambini e cuccioli lontani dai grumi che sono apparsi a Margate, Thanet, Brighton, Bournemouth e sull'Isola di Wight.
Le autorità hanno invitato gli abitanti a segnalare la presenza delle sfere dall'odore di diesel o gas da accendino.
In Tv, il veterinario Marc Abraham crede siano formate da olio di palma. L'esperto ha detto: "Queste cose possono causare problemi su due livelli, il primo è gastrico, il secondo è per quanto riguarda le ostruzioni da corpo estraneo". "Siccome l'olio di palma è gelatinoso, può depositarsi nell'esofago e richiedere un intervento chirurgico di emergenza. Se pensate che il vostro cane abbia ingerito qualcosa che non dovrebbe dovuto, contattate immediatamente il veterinario". Un veterinario di Newquay, in Cornovaglia, ha fatto un trattamento salva-vita a cinque cani che erano crollati dopo aver mangiato la sostanza. Quando bolle simili sono state trovate nel 2014, decine di cani sono stati curati e molti di loro sono morti.
Le autorità hanno invitato gli abitanti a segnalare la presenza delle sfere dall'odore di diesel o gas da accendino.
In Tv, il veterinario Marc Abraham crede siano formate da olio di palma. L'esperto ha detto: "Queste cose possono causare problemi su due livelli, il primo è gastrico, il secondo è per quanto riguarda le ostruzioni da corpo estraneo". "Siccome l'olio di palma è gelatinoso, può depositarsi nell'esofago e richiedere un intervento chirurgico di emergenza. Se pensate che il vostro cane abbia ingerito qualcosa che non dovrebbe dovuto, contattate immediatamente il veterinario". Un veterinario di Newquay, in Cornovaglia, ha fatto un trattamento salva-vita a cinque cani che erano crollati dopo aver mangiato la sostanza. Quando bolle simili sono state trovate nel 2014, decine di cani sono stati curati e molti di loro sono morti.
Terremoto, venti lievi scosse in Centro Italia: le più forti di magnitudo 3.1 e 3.3
Sono state circa una ventina le scosse significative, di magnitudo superiore a 2, registrate nella notte in Centro Italia.
Una nottata complessivamente tranquilla, almeno fino all'alba. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), questa notte la scossa più forti sono state tre di magnitudo 2.5 (alle ore 00:12, 2:39 e 4:38) con epicentro a Fiordimonte (Macerata). Non si segnalano nuovi crolli.
Più tardi, due scosse più forti, avvertite chiaramente dalla popolazione, hanno interessato due zone già colpite dal terremoto il 24 agosto e il 30 ottobre. Stamani, alle 6:12, è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 3.1 con epicentro vicino Accumoli e Amatrice (Rieti). Non si segnalano nuovi crolli. Analoga sorte è toccata alla zona di Perugia: una scossa di magnitudo 3.3 è stata rilevata alle 7.35 nei pressi di Spoleto.
Una nottata complessivamente tranquilla, almeno fino all'alba. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), questa notte la scossa più forti sono state tre di magnitudo 2.5 (alle ore 00:12, 2:39 e 4:38) con epicentro a Fiordimonte (Macerata). Non si segnalano nuovi crolli.
Più tardi, due scosse più forti, avvertite chiaramente dalla popolazione, hanno interessato due zone già colpite dal terremoto il 24 agosto e il 30 ottobre. Stamani, alle 6:12, è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 3.1 con epicentro vicino Accumoli e Amatrice (Rieti). Non si segnalano nuovi crolli. Analoga sorte è toccata alla zona di Perugia: una scossa di magnitudo 3.3 è stata rilevata alle 7.35 nei pressi di Spoleto.
Serena Grandi: "Mi sposo. Vi presento mio marito...". Scambio delle fedi in diretta
“L’ho conosciuto tre anni fa. Leggevo le lettere che una persona mi scriveva su Facebook, Twitter ecc. E dicevo: che pa…. Poi un giorno si è presentato al ristorante che avevo all’epoca e mi ha chiesto la fattura. Ho letto il nome e ho riconosciuto quello di chi mi aveva mandato mille mail. Ho detto: non ci posso credere”. Serena Grandi a Domenica Live presenta il suo nuovo compagno, Luca Iacomoni, che presto sposerà e racconta la loro storia d’amore.
Il compagno della Grandi, un vedovo aretino, ha confessato di essere sempre stato innamorato dell’attrice e che perfino sua moglie sapeva di quella sua passione. “Hai visto la costanza?”, commenta Serena Grandi, quando Barbara D’Urso ricostruisce la storia di quel sentimento.
In diretta, Luca e Serena si scambiano gli anelli tra gli applausi del pubblico.
“È un uomo dolce, bravo, sono stata fortunata”, dice la Grandi dopo aver baciato il compagno.
A dare la benedizione all’unione anche la mamma dell’attrice, poi scomparsa.
“Era Natale, lui le disse che tornava a chiederle la mia mano per la seconda volta. Lei sentiva poco, quindi rispose: 'La mia mano?' Scherzi a parte, in quell’occasione, mia madre mi disse: ‘Serena è ora?. Poi non l’ho più vista. Voglio mantenere fede al mio impegno”. Il matrimonio avverrà in primavera ma la maggior parte dei dettagli è ancora da definire.
“Sarà in chiesa, io penso in Toscana, è meravigliosa, ci sono bellissimi castelli. E penso che sarà proprio in un Castello”.
Gigi D'Alessio, ecco tutta la verità sui debiti: "Valeria Marini? Vuole più soldi di quelli che dovrebbe avere..."
“Molti credono che io mi sia alzato una mattina e abbia detto che avrei
dovuto cantare quindici anni per saldare i miei debiti. Io non ho mai
dichiarato nulla del genere, mai rilasciato un’intervista”.
Gigi D’Alessio a Domenica Live fa chiarezza sulla questione dei debiti balzata sulle pagine di tutti i giornali.
“In quel primo articolo è stata fatta confusione tra debiti e mutui. E poi tutti gli altri sono andati dietro. C’è stata tanta confusione in questa storia”.
Tra i temi affrontati, anche il prestito avuto da Valeria Marini.
“Mi dispiace parlare di Valeria. Ho sempre detto, moralmente ho ragione io, sulle carte ha ragione lei. Poi dipende nella vita uno cosa vuol far valere, la morale o le carte. L’accordo tra noi non si è mai chiuso perché l’avvocato di lei non vuole chiudere, vuole più soldi di quanti ne dovrebbe avere e il mio avvocato dice che non è giusto”. La motivazione dei debiti sarebbe negli investimenti sbagliati.
“Io dico che solo chi non fa, non commette errori. Volevo fare una cosa che desse lavoro a tremila persone nella mia terra. Artisti e calciatori sono un po’ come carta moschicida, attiriamo quelli che poi, prima o poi, ci vogliono fregare. Poi quando una persona entra a far parte della mia famiglia, io abbasso tutte le difese. Io oggi non posso parlare male, devo aspettare. Intanto, mantengo gli impegni che mi sono assunto. La cosa più importante che devo fare è continuare a fare il mio lavoro e fare cose come quella che farò a capodanno, quando andrò a cantare per i terremotati di Civitanova Marche”. La conversazione non trascura aspetti più leggeri come la storia d’amore con Anna Tatangelo.
“Come si fa non essere gelosi? - chiede il cantante, guardando una foto della Tatangelo - Ma la gelosia è sentimento, non è una malattia. Il possesso è malattia”.
“In quel primo articolo è stata fatta confusione tra debiti e mutui. E poi tutti gli altri sono andati dietro. C’è stata tanta confusione in questa storia”.
Tra i temi affrontati, anche il prestito avuto da Valeria Marini.
“Mi dispiace parlare di Valeria. Ho sempre detto, moralmente ho ragione io, sulle carte ha ragione lei. Poi dipende nella vita uno cosa vuol far valere, la morale o le carte. L’accordo tra noi non si è mai chiuso perché l’avvocato di lei non vuole chiudere, vuole più soldi di quanti ne dovrebbe avere e il mio avvocato dice che non è giusto”. La motivazione dei debiti sarebbe negli investimenti sbagliati.
“Io dico che solo chi non fa, non commette errori. Volevo fare una cosa che desse lavoro a tremila persone nella mia terra. Artisti e calciatori sono un po’ come carta moschicida, attiriamo quelli che poi, prima o poi, ci vogliono fregare. Poi quando una persona entra a far parte della mia famiglia, io abbasso tutte le difese. Io oggi non posso parlare male, devo aspettare. Intanto, mantengo gli impegni che mi sono assunto. La cosa più importante che devo fare è continuare a fare il mio lavoro e fare cose come quella che farò a capodanno, quando andrò a cantare per i terremotati di Civitanova Marche”. La conversazione non trascura aspetti più leggeri come la storia d’amore con Anna Tatangelo.
“Come si fa non essere gelosi? - chiede il cantante, guardando una foto della Tatangelo - Ma la gelosia è sentimento, non è una malattia. Il possesso è malattia”.
domenica 27 novembre 2016
Crolla porta al McDonald's: ferito un bimbo di 6 anni
Una porta del locale immondizia di un McDonald's di Milano è crollata al'improvviso e ha ferito per strada un bambino di 6 anni che era in compagnia della zia.
Il bimbo, ferito a una gamba e a uno zigomo, è stato trasportato in codice giallo dagli operatori del 118 all'ospedale Fatebenefratelli. Non è grave. L'incidente è accaduto nel pomeriggio nella centralissima in piazza dei Mercanti, vicina a Piazza Duomo. Per gli accertamenti del caso procede la Polizia Locale.
Il bimbo, ferito a una gamba e a uno zigomo, è stato trasportato in codice giallo dagli operatori del 118 all'ospedale Fatebenefratelli. Non è grave. L'incidente è accaduto nel pomeriggio nella centralissima in piazza dei Mercanti, vicina a Piazza Duomo. Per gli accertamenti del caso procede la Polizia Locale.
Senzatetto costruisce la sua casa di lusso per strada: “C’è anche l’idromassaggio”
Lui si chiama Ceola Waddell Jr ed è un senzatetto 59enne originario di Los Angeles. Non è un clochard come gli altri: non vuole vivere in mezzo alla sporcizia e dormire usando un cartone come coperta. Ceola, infatti, ha messo su un vero e proprio angolo di paradiso: la sua dimora, situata sul marciapiede di un sottopasso di LA, si chiama ‘Paradise Lane‘ ed è curata in ogni minimo particolare.
Divani, letti matrimoniali, servizi igienici, una stanza del fumo, poltrone, coperte rifinite, snacks di ogni tipo e..anche una vasca idromassaggio, ricavata da un vecchio freezer abbandonato. L’uomo, con un incredibile senso degli affari, è disposto anche ad affittare uno dei posti letto da lui stesso creato: in cambio chiede circa 20 euro a settimana. Nonostante una vita trascorsa per strada, lui non si butta giù, anzi. In un video comparso su Youtube, Ceola Waddell Jr ci trasmette tutta la sua
voglia di vivere e la sua intraprendenza: “Sono un senzatetto e
nonostante questo io non mi arrendo: benvenuti a Paradise Lane”, ha
commentato Ceola Waddell Jr.
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Maltempo, frana minaccia tre palazzi a Genova: 200 persone sfollate per una notte
Circa 200 persone sono state sfollate, nel cuore della
notte tra sabato e domenica, a causa di una frana che minaccia alcuni
palazzi in località Quezzi, sulle alture di Genova. A
dare l’allarme sono stati alcuni abitanti, svegliati dal boato causato
dal crollo di un muro di contenimento della collina. Sono circa 60 le
famiglie interessate dallo sgombero. Domenica sera, dopo i sopralluoghi
dei tecnici, hanno fatto rientro nelle loro case.
Lo sgombero è stato necessario dopo il cedimento di un muro e del terreno che ha messo a nudo le fondamenta di un palazzo edificato nel greto del rio Fereggiano, il corso d’acqua che tracimò nell’autunno del 2011 e fece sei morti. Il palazzo è stato evacuato, come i due prospicienti che erano minacciati da un eventuale crollo dell’altro edificio.
I controlli hanno accertato che il palazzo non ha danni strutturali e così anche gli altri due non sono in pericolo. Un primo segnale era arrivato venti giorni fa con un piccolo cedimento di terreno di proprietà privata. Il Comune aveva intimato di intervenire senza ottenere però alcuna risposta. Era stata la stessa amministrazione allora a mettersi in moto, operando ‘in danno’ dei privati. Ma l’acqua caduta in due giorni ha, in pratica, accelerato gli eventi, seppellendo anche una ruspa della municipalizzata Aster che lì stava lavorando da giorni.Ora i proprietari interverranno per mettere in sicurezza e per ripulire l’alveo del rio. “E’ colpa di come è stata costruita la città, è un episodio frutto della cementificazione“, ha detto il sindaco Marco Doria durante il sopralluogo a Quezzi. Ipotesi confermata dall’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, che sottolinea: “Il cedimento è del tutto indipendente dal maltempo dei giorni scorsi”.
Lo sgombero è stato necessario dopo il cedimento di un muro e del terreno che ha messo a nudo le fondamenta di un palazzo edificato nel greto del rio Fereggiano, il corso d’acqua che tracimò nell’autunno del 2011 e fece sei morti. Il palazzo è stato evacuato, come i due prospicienti che erano minacciati da un eventuale crollo dell’altro edificio.
I controlli hanno accertato che il palazzo non ha danni strutturali e così anche gli altri due non sono in pericolo. Un primo segnale era arrivato venti giorni fa con un piccolo cedimento di terreno di proprietà privata. Il Comune aveva intimato di intervenire senza ottenere però alcuna risposta. Era stata la stessa amministrazione allora a mettersi in moto, operando ‘in danno’ dei privati. Ma l’acqua caduta in due giorni ha, in pratica, accelerato gli eventi, seppellendo anche una ruspa della municipalizzata Aster che lì stava lavorando da giorni.Ora i proprietari interverranno per mettere in sicurezza e per ripulire l’alveo del rio. “E’ colpa di come è stata costruita la città, è un episodio frutto della cementificazione“, ha detto il sindaco Marco Doria durante il sopralluogo a Quezzi. Ipotesi confermata dall’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, che sottolinea: “Il cedimento è del tutto indipendente dal maltempo dei giorni scorsi”.
Terremoto, ancora una forte scossa di 3.9 alle 22.41: torna la paura tra le famiglie sfollate
Terremoto, ancora una forte scossa in
serata: alle 22.41 la terra ha tremato nella zona del cratere sismico
già colpita dal sisma. L'Ingv stima che la scossa di terremoto sia stata
di magnitudo 3.9. E torna la paura tra le famiglie sfollate.
L'epicentro del sisma è stato individuato dall'Ingv nella zona di Macerata, ad una profondità di 10 chilometri.
Alle 20.09 un'altra forte scossa di terremoto, di magnitudo 3.5, è stata avvertita dalla popolazione nell'area del cratere sismico. Il sisma ha avuto una profondità di soli 10 km ed è stato chiaramente sentito dalla popolazione sino ad Ancona. Tra i comuni più vicini all'epicentro Fiordimonte, Pieve Torino, Ussita e Visso. Non sono segnalati per ora danni a persone o cose. Nel Maceratese alle 17.16 un'altra scossa di magnitudo 3.3. Alle 21.02 replica di 3.2.
L'epicentro del sisma è stato individuato dall'Ingv nella zona di Macerata, ad una profondità di 10 chilometri.
Alle 20.09 un'altra forte scossa di terremoto, di magnitudo 3.5, è stata avvertita dalla popolazione nell'area del cratere sismico. Il sisma ha avuto una profondità di soli 10 km ed è stato chiaramente sentito dalla popolazione sino ad Ancona. Tra i comuni più vicini all'epicentro Fiordimonte, Pieve Torino, Ussita e Visso. Non sono segnalati per ora danni a persone o cose. Nel Maceratese alle 17.16 un'altra scossa di magnitudo 3.3. Alle 21.02 replica di 3.2.
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Referendum, Berlusconi: riforma su misura per Renzi "Io sono tornato perché amo il mio Paese"
"Volevamo una riforma condivisa". Lo ha detto Silvio Berlusconi ospite a Domenica Live. "Questa è una riforma fatta su misura per Renzi che
concentrerà su di sé tutti i poteri: da quello di avere in mano Camera e
Senato, all'elezione del presidente della Repubblica e alla scelta
della composizione della Corte Costituzionale". E aggiunge: "Pensavo di
ritirarmi, sono tornato per il mio Paese".
"In campo per responsabilità per il Paese che amo" -
"Ho avuto un intervento chirurgico - spiega il leader di Forza Italia -
per cui è stato necessario molto tempo per riprendermi e sentivo la
voglia di non impegnarmi più, stare un po' più con i miei figli e nipoti
e seguire le aziende".
E aggiunge: "Ma poi è intervenuto un senso di responsabilità verso il Paese che amo e verso gli elettori che in questi venti anni mi hanno dato più di duecento milioni di voti. E anche per responsabilità verso tanti colleghi, tanti azzurri che mi hanno seguito dal '94 nelle tante battaglie che abbiamo fatto. Questo triplice senso di responsabilità mi ha costretto a scendere in campo anche adesso per evitare che arrivi a compimento questa riforma costituzionale assurda, poi per quanto riguarda il dopo vedremo".
"Leader del centrodestra? Decido dopo il 4 dicembre" - Inoltre, sulla sua eventuale candidatura come leader del centrodestra alle prossime politiche, ha detto: "Bisogna aspettare ancora un po'. Lo deciderò dopo il 4 dicembre".
"A me 200 mln voti, Renzi ne ha presi solo 112mila" - "Gli elettori in questi venti anni mi hanno dato più di duecento milioni di voti. Il signor Renzi non si è neppure presentato alle elezioni del Parlamento. L'unico voto che ha avuto sono stati 112mila voti per diventare sindaco della bellissima città di Firenze", ha spiegato Berlusconi.
"Con riforma Senato in mano a Pd" - "Anche se il centrodestra vincesse le elezioni, avremmo un Senato con il 60% dei suoi componenti del Pd. Il Senato ha dei poteri enormi". "Siamo contro questa riforma perché è inaccettabile, insostenibile, assurda. E' - ha ribadito il leader di Fi - contro la democrazia".
"Difficoltà sui mercati? Soltanto favole" - "La riforma non cambierebbe nulla", secondo Berlusconi, nel rapporto dell'Italia con l'Ue. "Hanno messo in giro la favola che ci sarebbero delle difficoltà con i mercati - sottolinea - e le cancellerie straniere. Niente di tutto questo. Una volta trovato l'accordo sulla legge elettorale, semplicemente andremo al voto".
E aggiunge: "Ma poi è intervenuto un senso di responsabilità verso il Paese che amo e verso gli elettori che in questi venti anni mi hanno dato più di duecento milioni di voti. E anche per responsabilità verso tanti colleghi, tanti azzurri che mi hanno seguito dal '94 nelle tante battaglie che abbiamo fatto. Questo triplice senso di responsabilità mi ha costretto a scendere in campo anche adesso per evitare che arrivi a compimento questa riforma costituzionale assurda, poi per quanto riguarda il dopo vedremo".
"Leader del centrodestra? Decido dopo il 4 dicembre" - Inoltre, sulla sua eventuale candidatura come leader del centrodestra alle prossime politiche, ha detto: "Bisogna aspettare ancora un po'. Lo deciderò dopo il 4 dicembre".
"A me 200 mln voti, Renzi ne ha presi solo 112mila" - "Gli elettori in questi venti anni mi hanno dato più di duecento milioni di voti. Il signor Renzi non si è neppure presentato alle elezioni del Parlamento. L'unico voto che ha avuto sono stati 112mila voti per diventare sindaco della bellissima città di Firenze", ha spiegato Berlusconi.
"Con riforma Senato in mano a Pd" - "Anche se il centrodestra vincesse le elezioni, avremmo un Senato con il 60% dei suoi componenti del Pd. Il Senato ha dei poteri enormi". "Siamo contro questa riforma perché è inaccettabile, insostenibile, assurda. E' - ha ribadito il leader di Fi - contro la democrazia".
"Difficoltà sui mercati? Soltanto favole" - "La riforma non cambierebbe nulla", secondo Berlusconi, nel rapporto dell'Italia con l'Ue. "Hanno messo in giro la favola che ci sarebbero delle difficoltà con i mercati - sottolinea - e le cancellerie straniere. Niente di tutto questo. Una volta trovato l'accordo sulla legge elettorale, semplicemente andremo al voto".
giovedì 10 novembre 2016
Trump presidente, esplode la protesta: cortei in tutti gli Usa
Decine di migliaia di manifestanti sono scesi in strada contro
lʼelezione del tycoon al grido di "Not my president". Tensione a New
York, dove sono state arrestate 30 persone.
Decine di migliaia di persone al grido di "Not my president" sono scese in strada in tutti gli Stati Uniti per protestare contro l'elezione di Donald Trump.
Le manifestazioni più imponenti a Chicago e a New York, dove sono stati
effettuati almeno 30 arresti. Davanti alla Casa Bianca una folla di
manifestanti si è riunita per esprimere frustrazione per la sconfitta di
Hillary Cinton.
Alta tensione soprattutto a Midtown Manhattan, dove si
trova la residenza del nuovo presidente, la Trump Tower sulla Fifth
Avenue. Alcuni manifestanti hanno bruciato maschere ed effigi che
rappresentavano il volto del tycoon, presente con la famiglia nei suoi
appartamenti agli ultimi piani del famoso grattacielo. Proteste anche a
Seattle, Portland, Oakland, San Francisco, Los Angeles, Boston,
Philadelphia, Detroit e Austin.
Un corteo ha sfilato lungo la Sixth Avenue per poi confluire verso la Trump Tower che però è già blindatissima dalla notte del voto, con numerosi camion anti-bomba a protezione dell'intero isolato, quello dove si trova anche l'iconica gioielleria Tiffany.
Al grido di "Love Trumps Hate" (l'amore batte l'odio), "The Future is Female", e "No Trump, No KKK, No racist Usa" in migliaia si sono radunati a Downtown Chicago, mentre una marcia di studenti è stata organizzata anche nel campus di Berkeley.
Un corteo ha sfilato lungo la Sixth Avenue per poi confluire verso la Trump Tower che però è già blindatissima dalla notte del voto, con numerosi camion anti-bomba a protezione dell'intero isolato, quello dove si trova anche l'iconica gioielleria Tiffany.
Al grido di "Love Trumps Hate" (l'amore batte l'odio), "The Future is Female", e "No Trump, No KKK, No racist Usa" in migliaia si sono radunati a Downtown Chicago, mentre una marcia di studenti è stata organizzata anche nel campus di Berkeley.
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