domenica 27 novembre 2016

Maltempo, frana minaccia tre palazzi a Genova: 200 persone sfollate per una notte

Circa 200 persone sono state sfollate, nel cuore della notte tra sabato e domenica, a causa di una frana che minaccia alcuni palazzi in località Quezzi, sulle alture di Genova. A dare l’allarme sono stati alcuni abitanti, svegliati dal boato causato dal crollo di un muro di contenimento della collina. Sono circa 60 le famiglie interessate dallo sgombero. Domenica sera, dopo i sopralluoghi dei tecnici, hanno fatto rientro nelle loro case.
 Lo sgombero è stato necessario dopo il cedimento di un muro e del terreno che ha messo a nudo le fondamenta di un palazzo edificato nel greto del rio Fereggiano, il corso d’acqua che tracimò nell’autunno del 2011 e fece sei morti. Il palazzo è stato evacuato, come i due prospicienti che erano minacciati da un eventuale crollo dell’altro edificio.
I controlli hanno accertato che il palazzo non ha danni strutturali e così anche gli altri due non sono in pericolo. Un primo segnale era arrivato venti giorni fa con un piccolo cedimento di terreno di proprietà privata. Il Comune aveva intimato di intervenire senza ottenere però alcuna risposta. Era stata la stessa amministrazione allora a mettersi in moto, operando ‘in danno’ dei privati. Ma l’acqua caduta in due giorni ha, in pratica, accelerato gli eventi, seppellendo anche una ruspa della municipalizzata Aster che lì stava lavorando da giorni.Ora i proprietari interverranno per mettere in sicurezza e per ripulire l’alveo del rio. “E’ colpa di come è stata costruita la città, è un episodio frutto della cementificazione“, ha detto il sindaco Marco Doria durante il sopralluogo a Quezzi. Ipotesi confermata dall’assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, che sottolinea: “Il cedimento è del tutto indipendente dal maltempo dei giorni scorsi”.

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