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martedì 24 gennaio 2017

Laura Pausini firma le frasi dei "Baci" per San Valentino

Con le sue canzoni ha fatto innamorare milioni di persone e da sempre all'amore ha dedicato la maggior parte delle sue canzoni. Adesso per la prima volta in assoluto Laura Pausini insieme a Baci Perugina autografa 33 frasi tratte dalle sue hits più belle e 10 dediche pensate per i fan e tutti gli innamorati, inserite nei "cartigli" dell'edizione speciale dei cioccolatini dedicata a San Valentino. Lo scorso anno era stato Fedez il testimone dell'iniziativa.
 Oltre 70 milioni di dischi venduti nel mondo, 23 anni di carriera alle spalle, una fama internazionale e molti premi prestigiosi vinti. I suoi profili social contano numeri da capogiro. Ogni suo singolo scala le classifiche musicali in qualsiasi angolo della terra e adesso la sua "La meraviglia di essere simili" diventa la colonna sonora d'amore di Baci Perugina e il sigillo della nuova edizione di "Autografi d'Amore di Laura Pausini".
Ogni gesto d'amore che si rispetti è sempre accompagnato da una dedica e Laura ha regalato a Baci Perugina 10 frasi, pensate per i fan e gli innamorati, che potranno far proprie o completare con la propria vena romantica; queste sono contenute negli speciali cartigli firmati "Io e Laura Pausini". "La faresti una pazzia? Sai come si fa una pazzia?..." o "Le cose più belle della vita non sempre si vedono con gli occhi…" sono solo alcuni degli incipit d'amore da dedicare e personalizzare anche sul sito baciperugina.it e condividere con l'hashtag #ioeLaura.

Super Bowl, Lady Gaga si esibirà sul tetto dello stadio

Si avvicina la finale del Super Bowl e diventano interessanti nuovi particolari dello show che Lady Gaga terrà nel famoso concerto di metà gara, considerato l'evento dell'anno in America. Dall'indiscrezione che arriva dal New York Post, la pop star non si esibirà nell'impianto sportivo, il NRG Stadium di Houston, ma sul tetto, dopo essersi calata da un aereo.

Per questa ragione Miss Germanotta si starebbe allenando in modo intenso con tutti i ballerini nel giardino di casa sua, come ha mostrato su Instagram nei giorni scorsi. Intanto, è stato annunciato che tutta la preparazione all'evento sarà raccontata da un documentario, che conterrà in pratica tutto quello che c'è stato tra la prima conferenza stampa fino al concerto. "Sogno di fare questo concerto da quando avevo quattro anni, so esattamente cosa devo fare", aveva detto Gaga.

Gigi D'Alessio cambia vita: verso la conduzione di un programma tv?

Quando Gigi & Ross passarono a condurre «Sbandati», sempre su Raidue, qualcuno gli chiese se abbandonavano così la conduzione di «Made in Sud», la carovana dei neocomici napoletani. La coppia di ex Iene minimizzò, lasciò aperta la strada ad ogni ipotesi, ma intanto il nuovo programma ha preso piede e il bisogno di un rilancio per il pur fortunato show realizzato nel centro Rai di Napoli ha spinto produttori e viale Mazzini a vagliare altre ipotesi, a cercare di rinnovare non solo i presentatori. Così è stato contattato Amadeus, che significherebbe uno stile più «normale» e meno in sintonia con la factory della risata che dal Tunnel del centro storico napoletano ha portato al varietà più verace in onda in Italia.
Ma è stato contattato anche Gigi D’Alessio, e qui la veracità non sarebbe messa in discussione e di sicuro la novità sarebbe maggiore: il cantante ha ormai da tempo provato le sue qualità televisive, ma finora sempre nel recinto musicale, che questa volta travalicherebbe abbondantemente. Impegnato in Canada, rimanda al dopo-Sanremo, dov’è in gara con «La prima stella», un brano dedicato alla madre, ogni nuova trattativa: «Potrebbe essere un’avventura interessante, non mi spaventano le novità, ma... È presto e non c’è nulla di chiuso, in giro ci sono troppe chiacchiere. Prima hanno detto che era fatta con Amadeus, poi con me, poi di nuovo con Amadeus, ma invece...». Per caso, i due si sono appena scontrati nella serata di Capodanno, con la vittoria, come l’anno scorso, di Amadeus, in una serata però da sempre appannaggio di Raiuno su Canale 5.

venerdì 20 gennaio 2017

Jackie Evancho e Lee Greenwood: ecco chi si esibirà per Trump

Aveva promesso al New York Times che ci sarebbero state tantissimi celebrità importanti al suo Inauguration Day. Ma invece, tra un rifiuto e l'altro, lo scenario appare completamente diverso. A differenza di quelle dei suoi predecessori, la cerimonia d'insediamento di Donald Trump non avrà un parterre da prima di Hollywood e molto probabilmente verrà ricordata proprio per l'assenza di artisti internazionali. Così, alla fine, nella scaletta compaiono esclusivamente artisti a stelle e strisce, tutti accomunati, in questa circostanza, da una sorta di motivazione patriotica.
 
 I presentiIl presidente eletto ha deciso di puntare sulla musica country, genere musicale molto apprezzato nel sud del Paese. Sono previste, dunque, le esibizioni di due veterani di questo genere come il 55enne Toby Keith e il 74enne Lee Greenwood. "Sono onorato di far di nuovo parte della storia e di cantare per il presidente Trump. E' giunto il tempo di raccogliere insieme le sfide del nostro paese", ha dichiarato in un comunicato Greenwood, che si era già esibito per gli insediamenti di Ronald Reagan, George Bush e George W.Bush
Ai due "mostri" della country, si uniranno il gruppo rock 3 Doors Down, il Mormon Tabernacle Choir (ensemble di 360 voci della chiesa mormona di Salt Lake City) e le ballerine Radio City Rockettes, anche se alcune di esse hanno rifiutato per ragioni politiche. Mentre l'onore di cantare l'inno nazionale alla cerimonia di giuramento spetterà alla 16enne Jackie Evancho, cantante rivelazione del talent show "America's Got Talent" e tra le prime ad aver accettato l'invito di Trump.

E' previsto, inoltre, un discorso dell'attore Jon Voight, padre di Angelina Jolie e repubblicano di ferro. L'artista non ha mai negato la sua simpatia verso Trump tant'è che ne prese pure dichiaratamente le difese, lo scorso ottobre, dopo gli attacchi del collega Robert De Niro.
 
E chi ha detto "no"Come risaputo, sono stati tantissime le star di fama mondiale che hanno rifiutato l'invito a partecipare, in alcuni casi scatenando polemiche. Tra i "no", alcuni sono arrivati da molte leggende del panorama musicale mondiale come i Beach Boys, Celine Dion, Elton John, Rebecca Ferguson, Garth Brooks, e i nostrani Andrea Bocelli e Il Volo.

venerdì 2 dicembre 2016

XFactor 10, esce Loomy al sesto live. Fan in delirio per Skin

 
Poco più di un minuto per un suggestivo viaggio negli stili musicali: si è aperto con un entusiasmo contagioso e grande energia questa sera il sesto live di X Factor, grazie al brano dei Coldplay «Hymn for the weekend», trasportato nelle sonorità del rock, del funk e del motown, nell'interpretazione di tutti gli artisti in gara, come ormai da tradizione. Una puntata attesa che Alessandro Cattelan a inizio diretta definisce subito infuocata, visto che al termine si saprà chi dei concorrenti potrà accedere alla semifinale e lì presentare finalmente il proprio inedito. Televoto aperto e poi a rompere il ghiaccio della prima manche a tema libero è colei che, come dice il suo mentore Fedez, «porta la freschezza della sua generazione»: Rochelle interpreta «Doo-Wop» di Lauryn Hill e convince tutti con una performance sicura e naturale. Con i Soul System e la loro interpretazione di «Feel Good Inc» dei Gorillaz l'atmosfera diventa di festa, mentre Eva, pupilla di Manuel Agnelli («la sua espressività non ce l'ha nessuno», dice, esibendo sulla giacca, come tutti i suoi compagni di giuria e lo stesso Cattelan, il nastro rosso simbolo della lotta contro l'Aids, che oggi si celebra), con una sensuale «Mad about you» cantata in sottoveste offre un'esecuzione giudicata meno efficace del solito dal punto di vista vocale.
Loomy, con il brano «Cheap Thrills» di SIA feat. Sean Paul (in cui la voce femminile è quella della stessa Arisa), se la cava («sei la telefonata sotto sequestro di Lapo a X Factor», gli dice Fedez) ma iniziano le scintille con l'accusa da parte di Manuel Agnelli verso Arisa e il suo concorrente di puntare sul «pietismo». Solo chitarra e voce, e giochi luminosi per Andrea che interpreta «Wonderwall» degli Oasis, e poi a chiudere la manche arriva Gaia con «Let it go» di James Bay e una perfomance minimalista, che punta sull'intensità. Un'intensità che Arisa dichiara di non recepire, entrando di nuovo in polemica con Agnelli. In attesa di sapere l'ultimo classificato della prima manche (l'unico che va dritto allo scontro finale, senza fare la seconda esibizione), a mandare il pubblico in delirio ci pensa l'ex giudice di X Factor Skin che torna sul palco del talent di Sky Uno con i suoi Skunk Anansie: nel medley l'emozione è a fior di pelle con alcuni dei più grandi successi della band, da Secretly a Because of you a Yoùll follow me down.
Dopo il primo voto, è Loomy ad avere la peggio, lasciando il palco. Con l'ingresso in scena di un'orchestra di 37 elementi inizia la seconda manche «sinfonica», ad alto tasso di eleganza e suggestione. Il via lo dà Andrea, tuffandosi negli anni '80 con «Please, please, please let me get what I want» degli Smiths, poi arrivano in successione le due cantanti di Fedez, Roshelle con «No» di Meghan Trainor a metà tra r&b e hip hop, e Gaia che offre un'interpretazione intimista di «Come foglie» di Malika Ayane. Ancora entusiasmo con i Soul System che presentano «Where is the love» dei Black Eyed Peas, e poi a chiudere la manche Eva con un grande classico, «Senza fine» di Gino Paoli. Al ballottaggio finale arrivano i due 'under' Loomy e Gaia, che eseguono i cavalli di battaglia e attendono il verdetto. Il pubblico vota e decide: a raggiungere gli altri concorrenti nella semifinale è Gaia, mentre Loomy viene eliminato (e Arisa non trattiene le lacrime). Poi i riflettori si accendono per Fabio Rovazzi, il re dei tormentoni, che presenta in esclusiva (sul palco anche Enrico Papi, che lo aveva imitato a Tale e Quale Show) il nuovo singolo «Tutto molto interessante», prodotto da Merk & Kremont e Marnik. La prossima settimana si attendono nell'Arena di X Factor Giò Sada e gli Urban strangers.

lunedì 28 novembre 2016

Tiromancino, domani sera live al Teatro Nazionale: “L'emozione del palco è tutto”

«Milano ha così tanti ricordi per me. Da romano, è una città importantissima, in continua evoluzione, molto curata, al contrario di Roma. L’unica cosa a cui non sono abituato di Milano è il cielo grigio che spesso ci trovo». Federico Zampaglione e i suoi Tiromancino arrivano domani Teatro Nazionale.  Il cielo di Milano non sarà certamente un cielo estivo. Ma tant’è, a scaldare l’atmosfera ci penseranno le canzoni. «Sarà un concerto particolare: suonerò sino a undici strumenti sul palco. Ci sarà rock, blues, reggae, folk e poi anche un po’ di sperimentazione. In fondo, se faccio questo lavoro è perché i concerti sono tutto per un musicista: il contatto con il pubblico, il piacere di vedere l’emozione in volto a chi ti sta davanti».  Le canzoni sono quelle dell’ultimo disco “Nel respiro del mondo”, che dà anche il titolo al tour. Brani che Federico Zampaglione ha scritto assieme al padre. «Scrivo sempre le canzoni partendo da un attimo: a volte arriva prima un testo, poi la musica. Altre volte invece prendo una chitarra e la musica viene da sola. Oppure si entra in studio di registrazione e si decide come riarrangiare un brano. Ascolto molta musica, dal rock all’elettronica, è in questo ultimo disco credo che si sentano bene le mie varie influenze».  Quanto al futuro? «Mi sono state fatte alcune proposte per la regia di film. Ma per il momento sono concentrato sulla musica. Vedremo. Per ora, pensiamo ai concerti».