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mercoledì 20 settembre 2017

Il Messico trema ancora: terremoto di magnitudo 7.1, almeno 217 morti

Il nuovo sisma segue di 12 giorni quello che aveva già devastato una parte del Paese. Crolli a Puebla e a Città del Messico, dove 26 bambini e quattro adulti sono morti nel crollo di una scuola.


Nuovo violento sisma in Messico: un terremoto di magnitudo 7.1 ha colpito il Paese, compresa Città del Messico e Puebla. Il bilancio è di almeno 217 vittime. Nella capitale sono crollate decine di edifici, tra cui una scuola dove sono morti quattro adulti e 26 bambini. Molte le persone ancora intrappolate sotto le macerie. La maggior parte delle vittime è stata registrata nello Stato di Morelos.
 La scossa, avvenuta martedì quando in Italia erano da poco passate le 20, ha devastato il Paese nel 32esimo anniversario del sisma del 1985 e a dodici giorni dal terremoto di 8.2 che ha provocato oltre cento vittime. L'epicentro è stato localizzato a pochi chilometri da Chiautla de Tapia, a Puebla, a 50 chilometri di profondità.
  Il sindaco di Città del Messico: "Priorità alle persone intrappolate" - Il sindaco di Città del Messico ha disposto lo stato d'emergenza nella capitale, dove si lavora incessantemente per soccorrere le persone rimaste intrappolate sotto le macerie.

Terremoto, fortissima scossa in Messico. Panico e crolli nella Capitale: "Almeno 224 morti"

Ancora paura in Messico. Un fortissimo terremoto ha scosso Città del Messico. La magnitudo registrata è 7.1. Sono almeno 224 i morti, come affermano i media locali ma il bilancio potrebbe arrivare a un migliaio di vittime È quanto si legge in una stima dell'US Geological Survey, l'istituto geologico Usa, che ha classificato come «arancione», cioè significativo, l'impatto del sisma per quanto riguarda le vittime. Mentre parla di «allarme rosso» per l'impatto economico. 


«La priorità in questo momento è continuare a cercare chi è rimasto sotto le macerie e curare i feriti». È quanto ha detto il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, in un messaggio trasmesso dalla televisione in cui si esorta la popolazione alla calma. «Entro il possibile, la popolazione rimanga nelle proprie case, se sono al sicuro, evitando di intasare le strade dove devono passare i mezzi d'emergenza», ha aggiunto il presidente messicano. «Purtroppo molte persone hanno perso la vita, compresi bambine e bambini, in scuole ed edifici», ha detto ancora Pena Nieto riferendosi al crollo della scuola di Città del Messico in cui sono morti almeno 21 bambini insieme a quattro insegnanti. Lo stesso presidente questa notte si è recato alla scuola Enrique Rebasamen, nel quartiere di Villa Coapa, dove le squadre di soccorso sono riuscite a mettere in salvo 11 bambini, mentre ancora 28 mancherebbero all'appello. 
La scossa ha avuto luogo una settimana dopo il violento terremoto di 8,2 gradi Richter nel quale hanno perso la vita 100 persone e nel 32/o anniversario del sisma del 1985.
L'epicentro è stato localizzato a pochi chilometri da Chiautla de Tapia, a Puebla. 
ALMENO QUATTRO MORTI ANCHE A PUEBLA Almeno quattro persone sono morte a Puebla dopo la scossa di 7.1 che ha colpito oggi in Messico. Lo scrivono siti locali. Due donne sui 30 anni sono morte nel crollo di una parte della facciata di un edificio nel centro storico della città. A quanto si riferisce stavano camminando vicino alla cattedrale. Anche un uomo e una donna sono morti per il crollo di parti di edifici, uno dei quali ospita la Scuola normale dello Stato .

lunedì 23 gennaio 2017

Il gigante che salva la bambina, la foto spopola sui social

Rachele ha 5 anni e ha già vissuto l’esperienza del terremoto. Se tutto questo non bastasse la sua casa è sepolta da una coltre di neve ben più alta di lei. Ma ha anche un angelo custode in mimetica che l’ha accudita, l’ha scortata fino all’elicottero che l’ha portata via dal suo paese dove non c’erano più corrente elettrica e cibo e l’ha condotta in un posto più caldo e sicuro. Questo è il racconto di una storia a lieto fine come ce ne sono state tantissime in questi durissimi giorni di impegno di volontari, forze dell’ordine e soccorritori contro l’incubo della neve, dell’isolamento, del gelo e dei disagi provocati a migliaia e migliaia di persone tra Abruzzo e Marche.  Per giorni la piccola ha vissuto, assieme alla sua famiglia ed altri 160 abitanti del Comune di Valle Castellana, provincia di Teramo, nella stazione dei carabinieri del paese. L’unico posto sicuro e accogliente in cui tutti hanno trovato rifugio. Lì c’era ancora elettricità e i militari dell’Arma hanno rifocillato tutti con pasti caldi e tanto affetto. I carabinieri hanno ceduto i loro alloggi di servizio ai bambini e gli adulti hanno riposato su delle brandine. Ma, dato che la situazione non accennava a migliorare, si è deciso per l’evacuazione della popolazione di Valle Castellana. 
Sabato mattina anche Rachele e la sua famiglia hanno abbandonato la loro cittadina ma poiché nessun mezzo poteva raggiungere il centro abitato per via della neve, si è reso necessario l’invio di un elicottero che è atterrato al campo sportivo, a circa due chilometri di distanza. Un tratto in mezzo alla neve fresca che tutti hanno dovuto percorrere a piedi. Anche Rachele si è avviata ma dopo un po’ i suoi piedini erano ghiacciati e infreddoliti.   È stato allora che uno degli alpini che li accompagnavano si è voltato verso di lei e le ha offerto del tè caldo. Le ha detto: «Vieni con me». L’ha sollevata e se l’è caricata in spalla. Si è tolto i guanti e li ha messi alla bambina e l’ha rassicurata con parole gentili raccontandole che anche lui ha un bambino della sua età. Poi dalla tasca ha tirato fuori un pezzo di cioccolata e la piccola ha abbandonato ogni diffidenza. Una scena che ha commosso tutti i presenti quella dell’alpino e della bambina seduta sulle sue spalle e che è stata immortalata da Marina Bianchini, la mamma della piccola, in una foto che, pubblicata su Facebook, è diventata subito virale ed è stata condivisa da migliaia di persone. 
Il gigante buono in mimetica e la bambina. L’immagine di un Esercito che quando c’è un’emergenza è sempre al fianco della popolazione.

domenica 22 gennaio 2017

Terremoto, Grandi Rischi: "Nessun pericolo di un effetto Vajont"

"Non c'è alcun pericolo imminente di un effetto Vajont". Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci, a proposito della situazione della diga di Campotosto (L'Aquila). "E' importante", ha sottolineato, "continuare a monitorare l'evoluzione sismica in quella zona, in quanto esiste un aumento della pericolosità dovuta ai movimenti della faglia".
"Possibilità di nuove scosse" - Quanto al rischio legato all'eventuale caduta di materiali nel lago in caso di terremoto, Bertolucci ha rilevato che "non si configura la possibilità di avere onde che possano superare i dieci metri". In ogni caso, "sarebbe pericolosissimo abbassare la guardia", ha aggiunto. Anche perché nei giorni scorsi la Commissione Grandi rischi aveva messo in guardia dalla possibilità di nuove scosse, anche fino a magnitudo 6-7, nelle zone contigue all'ultimo terremoto.
Scuole chiuse a Leonessa - "Ho deciso con un'ordinanza di tenere chiuse le scuole sine die leggendo quanto dice la Commissione Grandi Rischi". E' quanto afferma il sindaco di Leonessa, uno dei comuni del Reatino maggiormente colpiti dai terremoti di agosto e ottobre, Paolo Trancassini. Il sindaco si riferisce alla nota diramata al termine dell'ultima riunione della Commissione grandi rischi sul potenziale rischio di forti scosse nel centro Italia.
Enel: "Diga di Campotosto sicura" - A seguito dei recenti eventi sismici "non si rileva alcun danno alla diga di Campotosto" (Teramo). Lo afferma l'Enel che gestisce l'infrastruttura, rilevando che "alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni si è comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino". La diga si trova, secondo la valutazione della commissione Grandi Rischi, su una faglia che si è riattivata.
Delrio convoca riunione sulle Grandi dighe - E' stata convocata dal ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, una riunione sulle Grandi dighe delle regioni del Centro Italia colpite dai recenti eventi. Il ministero esercita, infatti, un'azione di vigilanza tramite la Direzione generale specifica. All'incontro parteciperanno la Protezione civile, il Consiglio superiore dei lavori pubblici, le Regioni coinvolte e i gestori che hanno la responsabilità dei controlli.

venerdì 20 gennaio 2017

Maltempo, trovati i cadaveri di due dispersi: uno a Campotosto, l'altro è un 23enne del teramano

È stato trovato il cadavere dell' uomo disperso a Ortolano, una frazione di Campotosto (L'Aquila), nei giorni scorsi. L'uomo, che era stato travolto da una slavina a seguito delle scosse del terremoto, è stato trovato - si apprende da fonti della protezione civile - da uomini della Guardia di Finanza che stavano lavorando da giorni nella zona.   Trovato morto uno dei due dispersi da ieri a Poggio Umbricchio, frazione del comune montano di Crognaleto. La scoperta è stata fatta da una delle squadre dei Vigili del Fuoco di Teramo impegnati nelle ricerche da ieri sera. Si tratta di Mattia Marinelli, 23 anni. Rimane disperso il padre Claudio, di 50 anni. Il ritrovamento è avvenuto lungo la strada comunale, a circa due chilometri dalla frazione di Crognaleto da dove padre e figlio si erano allontanati a piedi per comprare una pizza.

Ancora scosse di terremoto e paura per le valanghe a Bolognola: evacuate le famiglie


C'è un'allerta 4 per rischio valanghe a Bolognola, nell'entroterra maceratese, dove già nei giorni scorsi sono state evacuate diverse persone, anche quelle che vivevano in roulotte, che sono trasferite perlopiù negli alberghi della costa o sistemate altrove.  «Se non ci fossero le scosse di terremoto - dice la sindaca Cristina Gentili - sarei più che tranquilla. Non è la prima volta che abbiamo tutta questa neve, ma con le scosse di terremoto è diverso. Oggi c'è il sole e ha smesso di nevicare, speriamo di poter revocare al più presto l'ordinanza di sgombero per il rischio valanghe. Aspettiamo giorno per giorno». «L'area a rischio - spiega il sindaco - è proprio all'inizio del paese, ma non incombe sull'abitato. Ci sono i paravalanghe, che sono stati messi nel 2005 dopo una situazione analoga, ma un pezzo resta ancora scoperto. Noi siamo tranquilli - ripete Gentili - ma c'è l'incognita scosse, e in ogni caso l'area va monitorata». 
A Bolognola, uno dei comuni colpiti dal sisma di agosto ma soprattutto ottobre, si aspettano le casette di legno: ne hanno fatto richiesta 17 famiglie. «L'area per collocarle è stata individuata, i carotaggi fatti e sappiamo come fare le opere di urbanizzazione. Aspettiamo solo l'arrivo delle SAE (Soluzioni abitative di emergenza)».

lunedì 28 novembre 2016

La terra trema anche in Nepal: scossa di 5.4 nel nordest del paese

Il sisma, di magnitudo 5.4, è stato registrato alle 5:20 ora locale (00:35 in Italia) nel nordest del paese. Secondo i dati dell'agenzia sismologia statunitense Usgs, il terremoto ha avuto ipocentro a circa 10 km di profondità ed epicentro 19 km a ovest di Namche Bazar.
  Non si hanno al momento notizie di eventuali danni a persone o cose. Il 25 aprile dello scorso anno il Nepal è stato colpito da un devastante terremoto di magnitudo 7.8 che ha causato oltre 8.000 morti.

Terremoto, venti lievi scosse in Centro Italia: le più forti di magnitudo 3.1 e 3.3

Sono state circa una ventina le scosse significative, di magnitudo superiore a 2, registrate nella notte in Centro Italia.
  Una nottata complessivamente tranquilla, almeno fino all'alba. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), questa notte la scossa più forti sono state tre di magnitudo 2.5 (alle ore 00:12, 2:39 e 4:38) con epicentro a Fiordimonte (Macerata). Non si segnalano nuovi crolli.
 Più tardi, due scosse più forti, avvertite chiaramente dalla popolazione, hanno interessato due zone già colpite dal terremoto il 24 agosto e il 30 ottobre.  Stamani, alle 6:12, è stata registrata una nuova scossa di magnitudo 3.1 con epicentro vicino Accumoli e Amatrice (Rieti). Non si segnalano nuovi crolli. Analoga sorte è toccata alla zona di Perugia: una scossa di magnitudo 3.3 è stata rilevata alle 7.35 nei pressi di Spoleto.

domenica 27 novembre 2016

Terremoto, ancora una forte scossa di 3.9 alle 22.41: torna la paura tra le famiglie sfollate

Terremoto, ancora una forte scossa in serata: alle 22.41 la terra ha tremato nella zona del cratere sismico già colpita dal sisma. L'Ingv stima che la scossa di terremoto sia stata di magnitudo 3.9. E torna la paura tra le famiglie sfollate.
  L'epicentro del sisma è stato individuato dall'Ingv nella zona di Macerata, ad una profondità di 10 chilometri.
  Alle 20.09 un'altra forte scossa di terremoto, di magnitudo 3.5, è stata avvertita dalla popolazione nell'area del cratere sismico. Il sisma ha avuto una profondità di soli 10 km ed è stato chiaramente sentito dalla popolazione sino ad Ancona. Tra i comuni più vicini all'epicentro Fiordimonte, Pieve Torino, Ussita e Visso. Non sono segnalati per ora danni a persone o cose. Nel Maceratese alle 17.16 un'altra scossa di magnitudo 3.3. Alle 21.02 replica di 3.2.